Coronavirus

Vaccini, per Big Pharma 31 mld in più di profitto, "contava la velocità"

Il racconto di uno dei 7 negoziatori Ue: "Così abbiamo strapagato Pfizer e Moderna"

Vaccini, Big Pharma 31 mld in più del previsto. "Contava la velocità"

L'emergenza Coronavirus in Italia e nel mondo continua e a beneficiarne in termini economici sono sicuramente le Big Pharma. Le grandi aziende farmaceutiche del vaccino, le americane Pfizer e Moderna su tutte stanno facendo affari d'oro. Il coltello dalla parte del manico lo hanno loro e i prezzi inizialmente stabiliti sono lievitati. Era - si legge sul Fatto Quotidiano - il settembre del 2020 quando Sandra Gallina, capo negoziatore per i vaccini contro il Covid della Commissione Ue, promise ai membri dell’Europarlamento che le dosi sarebbero costate tra i 5 e i 15 euro. Oltre, disse, non sarebbe stato conveniente. Ma non sapeva che quel limite sarebbe crollato sotto le pressioni dei produttori dei vaccini. Un anno dopo, infatti, due dei quattro fornitori dell’Ue hanno gonfiato i prezzi: alcuni documenti arrivati al Financial Times rivelano che il vaccino Pfizer costerà 19,5 euro al posto dei 15,5 precedenti. Una dose di Moderna 25,5 dollari, più dei 22,50 del primo accordo (anche se meno dei 28,50 del secondo).

Secondo la People’s Vaccine Alliance, - prosegue il Fatto - associazione di cui fanno parte più di 70 organizzazioni umanitarie, l’Europa potrebbe aver pagato 31 miliardi di euro in più.  A maggio e giugno sono stati stretti accordi per 2,1 miliardi di dosi fino al 2023. Investigate Europe ha parlato con due negoziatori chiave che hanno preso parte alla prima fase di approvvigionamento. A condizione di rimanere anonimi, hanno rivelato che avevano le mani legate a causa dei contratti lucrativi che erano già stati firmati dagli Stati Uniti. “Trump ha creato un mercato basato su segretezza e prezzi alti”, ha detto un negoziatore aggiungendo che, durante i lockdown , il fattore fondamentale era la velocità, non la tariffa".