Coronavirus
Vaccino, infermiere positivo dopo II dose. Sindacato medici: “Non è panacea"
"I vaccinati possono continuare a essere veicolo di infezione"
"Quanto accaduto conferma che la vaccinazione non è la panacea e che un soggetto vaccinato può continuare a essere veicolo di infezione". A dirlo all'Adnkronos è Angelo Collodoro, vice segretario regionale siciliano del sindacato dei medici ospedalieri Cimo, dopo il caso dell'infermiere dell'ospedale Civico di Palermo risultato positivo, insieme ad altri quattro pazienti del reparto di Medicina d'urgenza. L'operatore sanitario aveva già ricevuto a fine gennaio la seconda dose del vaccino contro il Covid-19.
"Che il soggetto in questione sia risultato negativo al tampone rapido - aggiunge Collodoro -, poi, è un'ulteriore testimonianza dell'inaffidabilità di questo strumento diagnostico utilizzato largamente". Per il vice segretario del sindacato dei medici ospedalieri anche l'avvio nell'Isola della campagna vaccinale con Astrazeneca per personale della scuola e forze dell'ordine lascia perplessi. "Ha grandi limitazioni per via dell'indicazione legata all'età: sotto i 55 anni. Uno su due nell'Isola non potrà essere vaccinato. In questo scenario o si accelera sul fronte delle vaccinazioni o altrimenti la lentezza a cui stiamo assistendo continuerà a farci assistere ad altri episodi spiacevoli".