Coronavirus
Zona gialla, quattro Regioni a rischio: ecco le regole che si dovranno seguire
Il numero dei contagi preoccupa. La zona gialla scatta con un'incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un tasso ospedalizzazione superiore al 15%
Zona gialla regole: è possibile che tornino le restrizioni previste alla fine del momento più buio della pandemia
Il Covid-19 ha ripreso vigore. Lo conferma l'Associazione italiana di epidemiologia, che registra una "situazione epidemica in grave peggioramento" con una "accelerazione nella diffusione dei contagi". Torna quindi lo spettro della suddivisione in zone del Paese. Attualmente sono quattro le Regioni che rischiano di rientrare in zona gialla: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Marche, Valle d’Aosta e la provincia autonoma di Bolzano. Il passaggio scatterà in automatico se il tasso di incidenza dei contagi supererà i 50 casi ogni 100mila abitanti e i posti letto e in terapia intensiva saranno superiori rispettivamente al 15 e 10%. Lo stesso governatore del Friuli, Massimiliano Fedriga, ieri ha confermato i numeri preoccupanti sottolineando però che le restrizioni riguarderanno i non vaccinati.
Zona gialla regole: cosa si può fare
Le regole in zona gialla sono meno restrittive rispetto a quella arancione e rossa e molto simili a quelle previste da quella bianca. Quasi tutte le attività resteranno aperte ma non è da escludere che si potranno frequentare bar, ristoranti e locali solo all'aperto. Il numero massimo di persone al tavolo è di quattro, se non conviventi. Per quanto riguarda gli spostamenti c'è massima libertà di movimento. Il passaggio in Regioni diverse non richiede l'obbligo di autocertificazione o Green Pass. Il coprifuoco è stato eliminato definitivamente quindi si potrà circolare anche dopo le 23. Torna l'obbligo di mascherina anche all'aperto e resta il rispetto del distanziamento sociale.