Cronache
Covid, "il vaccino limita le libertà": militare reintegrato. LA SENTENZA
Secondo il Tribunale militare di Napoli con il Green Pass e il vaccino anti-Covid violate le libertà fondamentali
Nessun reato per chi andava a lavoro senza Green Pass e vaccino. Il caso. Leggi la sentenza
Sul piano della legge non vi è alcun elemento scientifico che possa far pensare che un non vaccinato contagi più di un vaccinato. Oltretutto chi non si è vaccinato può aver preso questa decisioni per la necessità di salvarsi dal pericolo di effetti collaterali gravi ed anche fatali, come si sono manifestati in un numero non del tutto marginale e indifferente di casi. La libertà di sostentarsi è stata limitata durante la pandemia e questo è in conflitto con l’ordine Costituzionale. Questa, in sintesi, la decisione e le motivazioni del giudice Andrea Cruciani, del Tribunale militare di Napoli, che si è pronunciato sul caso di un graduato finito a giudizio.
LEGGI LA SENTENZA DEL TRIBUNALE MILITARE DI NAPOLI
La vicenda: nessun reato per chi andava a lavoro senza Green Pass e vaccino
Durante la pandemia (periodo 2022), un militare graduato non vaccinato e sprovvisto di Green Pass entra lo stesso nella caserma dove lavora, timbrando il suo cartellino di entrata e uscita. Il militare fa ingresso nel luogo di lavoro sulla base della decisione di un superiore, che se ne assume la responsabilità, ma il responsabile della struttura è un altro militare, superiore in grado. L’uomo, secondo il responsabile della struttura, non sarebbe dovuto entrare e quindi viene mandato davanti a un giudice per "introduzione clandestina" in caserma, fatto aggravato dal grado rivestito.
Il Pm insiste sulla richiesta di rinvio a giudizio mentre i legali che difendono l’uomo sostengono il non luogo a procedere. Nell’udienza preliminare, presso il Tribunale Militare di Napoli, il giudice Andrea Cruciani ha sentenziato il “non luogo a procedere” nei confronti del militare (atto depositato in cancelleria il 13 marzo 2023) ed ha spiegato il perché.