Cronache

Denise, il cold case dell'anno: riaperto nel 2021 dai giornalisti

di Elisa Scrofani

Dall'emittente russa che riaccese il faro sulla scomparsa di Denise alle dichiarazioni dell'ex pm Angioni sulle indagini del caso

Denise Pipitone scompare a Mazara del Vallo nel settembre 2004: il cold case si riapre dopo 17 anni grazie alla pressione dei media

Mentre si svolge il processo che vede imputata nell'ambito della seconda inchiesta l’ex pm Maria Angioni per false informazioni a pubblico ministero, la magistrata in servizio a Marsala all'epoca della scomparsa di Denise Pipitone che seguì le fasi iniziali delle indagini, il gip di Marsala ha accolto la richiesta della Procura e archiviato il caso Pipitone. Il cold case della bimba sparita da Mazara del Vallo, il primo settembre del 2004, era stato riaperto lo scorso maggio dalla procura marsalese, dietro la pressione di diversi media, tra cui Affaritaliani.it, che di concerto alla tenacia della madre di Denise, Piera Maggio, e del suo legale Giacomo Frazzitta, hanno ridato voce dopo 17 anni a vecchie ombre sul caso, tuttora tali in quanto prive dei riscontri necessari per continuare le indagini.

Intanto il 21 dicembre è stata approvata la Commissione d'inchiesta su Denise, richiesta dagli onorevoli Alessia Morani e Carmelo Miceli per rintracciare tutti gli eventuali errori e mancanze nelle indagini di questi lunghi 17 anni. Bocciati gli emendamenti che volevano cancellare Denise dalla commissione, spiega Milo Infante, che con il suo programma Ore 14 è costantemente sugli sviluppi del caso, rimane ora l'ultimo step, il passaggio alla Camera e al Senato, perché l'iniziativa parlamentare possa finalmente dispiegarsi e cominciare a fare chiarezza.

Una notizia che arriva dopo quella della minaccia di ostruzionismo politico che nei giorni scorsi era emersa proprio durante una puntata di Infante, quando Affaritaliani.it aveva incalzato il deputato Igor Iezzi, all'interno del dibattito sugli emendamenti presentati da alcuni partiti sulla commissione. 

(segue)