Cronache

Detenuta si lascia morire di fame in carcere. "Voleva vedere la figlia"

Di Redazione Cronache

La detenuta 43enne si rifiutava di alimentarsi fin dal suo ingresso nella struttura. Piemonte sul podio (negativo) per numero di detenuti

“La situazione sanitaria nelle carceri resta allarmante, come hanno anche confermato in più occasioni anche gli esperti della Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria”, commenta Donato Capece, segretario generale Sappe - secondo un rapporto su ‘Salute mentale e assistenza psichiatrica in carcere’ del Comitato Nazionale per la Bioetica, osservando le tipologie di disturbo prevalenti sul totale dei detenuti presenti, al primo posto troviamo la dipendenza da sostanze psicoattive (23,6), disturbi nevrotici e reazioni di adattamento (17,3%), disturbi alcol correlati (5,6%). Le carceri, dunque, assomigliano sempre più a ‘moderni lazzaretti’”.

“Anche la consistente presenza di detenuti con problemi psichiatrici è causa da tempo di gravi criticità per quanto attiene l’ordine e la sicurezza delle carceri del Paese - prosegue Capece - servono interventi concreti ma servono anche più tecnologia e più investimenti: la situazione resta allarmante, anche se gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria garantiscono ordine e sicurezza pur a fronte di condizioni di lavoro particolarmente stressanti e gravose”, conclude il segretario generale del Sappe.