Cronache
Diritto d'asilo, è allarme: "114 mln di persone non possono scegliere"
I dati della Fondazione Migrantes da una parte sottolineano la situazione dei migranti nel mondo, dall'altra l'appello del Pontefice sui rifugiati
Rapporto Migrantes 2023, nel mondo 114 mln di persone non sono state libere di scegliere se migrare o restare
E' stato presentato oggi il Report del 2023 sul "Diritto d'asilo. Liberi di scegliere se migrare o restare?" (Tau
Editrice 2023, p. 400) della Fondazione Migrantes. Da una parte la situazione del diritto d’asilo nel mondo, in Europa e in Italia e, dall’altra, il forte appello che papa Francesco ha lanciato in occasione dell’ultima Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, chiedendo che ogni abitante della Terra sia veramente libero di scegliere se migrare o restare: una sconfortante antitesi.
La ricerca è articolata nelle ormai tradizionali quattro sezioni: “Dal mondo con lo sguardo rivolto all’Europa”, “Tra l’Europa e l’Italia”, “Guardando all’Italia” e “Approfondimento teologico”.
Oggi 114 milioni di persone (un abitante della Terra su 71 e, in cifra assoluta, sei milioni in più
rispetto alla fine del 2022) non sono state libere di scegliere se restare. Perché sempre più numerosi sono i conflitti e sempre più gravi, in alcune aree del mondo, le situazioni di crisi economica o sociale e le difficoltà nel procurarsi cibo ed acqua, mentre si è sempre meno capaci, a livello globale, di gestire processi di pace e non lo si è ancora abbastanza nella salvaguardia del pianeta.
Ma anche guardando al secondo verbo di papa Bergoglio, quello che ammonisce sulla libertà di migrare, non si può fare a meno di constatare, con amarezza, che le politiche europee e del nostro Paese stanno facendo di tutto per limitare l’ingresso a chi è in cerca di protezione. Benché esso sia tutelato da stringenti convenzioni internazionali, si accumulano le nuove norme che rendono più difficile sia l’accesso al territorio sia la possibilità, per chi ce l’ha fatta ad arrivare, di essere realmente riconosciuto e preso in carico.
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Ciò avviene attraverso i sempre più diffusi processi di esternalizzazione delle frontiere, l’accrescersi delle liste di Paesi cosiddetti “sicuri”, l’erosione delle prestazioni di accoglienza, la contrazione delle tutele garantite ai minori stranieri non accompagnati, la costruzione di centri di confino e segregazione, gli ostacoli all’effettiva fruizione del diritto di chiedere asilo.
"L’augurio - scrivono nell’Introduzione le curatrici Mariacristina Molfetta e Chiara Marchetti - è che
questo volume possa anche quest’anno aiutare a costruire un sapere fondato rispetto a chi è in fuga, a chi arriva a chiedere protezione nel nostro continente e nel nostro Paese. E che ci aiuti a restare o ritornareumani, capaci finalmente di creare condizioni reali, e non solo di prospettiva a cui tendere, perché le persone siano libere di scegliere se migrare o restare".