Cronache

Fondimpresa, 1° Maggio Festa del Lavoro. Ma è anche Festa della Formazione

Eduardo Cagnazzi

Con una spesa di 229milioni di euro l'anno, il Fondo interprofessionale garantisce ai lavoratori un bagaglio di conoscenze necessarie per gestire i cambiamenti

Formare al lavoro è oggi più che mai un valore. Un valore che parte dal presupposto che la vita lavorativa degli adulti si svolge nell’ambito del posto di lavoro. Ne sa qualche cosa Fondimpresa, il fondo interprofessionale di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil che, con le sue 197mila aziende aderenti e i suoi 4 milioni e 600 mila lavoratori è un laboratorio di sviluppo delle conoscenze e leva fondamentale per la crescita. “Solo negli ultimi due anni, grazie ai nostri fondi, sono stati formati oltre 1 milione 200mila lavoratori. Un dato che vogliamo ribadire proprio in occasione del primo maggio, festa del lavoro e dei lavoratori”, afferma Massimo Cestaro, vice presidente dell’organismo (nella foto). 
Le regioni con più addetti formati sono la Lombardia con il 22% del totale, il Lazio con il 15% ed il Veneto con il 12%. Le regioni con la più alta percentuale di imprese interessate da attività di formazione sono Lombardia, Veneto, Piemonte e Campania. L’identikit del lavoratore formato è uomo (ben il 67% contro un 33% di donne) tra 35-54 anni, con contratto a tempo indeterminato. I settori maggiormente coinvolti sono manifatturiero con il 48%, seguono trasporti col 12% e commercio con l’8%. 

“Con una spesa di 229 milioni di euro l’anno, Fondimpresa finanzia- continua Cestaro- piani di formazione per la crescita e la riqualificazione delle competenze in azienda e, guardando al cambiamento che la rivoluzione digitale sta guidando, si interroga su come garantire ai lavoratori delle opportunità formative che costituiscano un bagaglio di conoscenze e abilità necessarie per gestire e fronteggiare i cambiamenti attuali e futuri anche attraverso modalità formative innovative e all’avanguardia, come il Conto Formazione Digitale, che potrá andare incontro alle esigenze di tutte quelle aziende che abbracciano schemi formativi innovativi. Ma per far sì che la formazione digitale divenga un’asse formativo importante e fruibile Fondimpresa ritiene necessario un ampio confronto tra parti sociali e le  istituzioni al fine di evidenziare quanto necessario, anche in termini di eventuali modifiche normative, per rispondere alle esigenze di imprese e lavoratori”.