Cronache

Genitori Renzi: chi è Luca Turco, il pm che ha fatto condannare Verdini

Lorenzo Lamperti

Ecco chi è Luca Turco, il titolare del fascicolo della procura (guidata da Creazzo) sui genitori di Renzi

Giuseppe Creazzo è il capo della Procura della Repubblica di Firenze, l'ufficio che ha chiesto il provvedimento di custodia cautelare ai danni dei genitori di Matteo Renzi. Come abbiamo spiegato ieri, Creazzo (che fa parte della corrente centrista delle toghe Unicost), è protagonista di un'importante carriera tra Reggio Calabria, ministero della Giustizia, Palmi e, appunto, Firenze.

Ma a lavorare con lui, o meglio per lui, all'inchiesta su Tiziano Renzi e Laura Bovoli è Luca Turco. E' lui infatti il titolare del fascicolo che riguarda le ipotesi di reato di bancarotta  fraudolenta e di false fatturazioni. Ed è lui ad aver avanzato, in concerto con Creazzo che ha apposto il suo visto, la richiesta di custodia cautelare.

Luca Turco, toscano è nato a Pisa il 24 dicembre 1954. E' considerato un magistrato d'azione. Poche, pochissime parole, e tanti fatti. Basta scorrere per gli archivi dei giornali o dei motori di ricerca su internet per vedere che le sue interviste sono rare, anzi pressoché inesistenti. Risulta una sua elezione nella giunta regionale toscana dell'Anm, datata 2005, tra le fila della lista di Magistratura Democratica (la corrente che viene definita di "sinistra" delle toghe) e Verdi.

Si è occupato a lungo di criminalità organizzata, facendo parte della Direzione distrettuale antimafia di Firenze. La sua carriera è strettamente connessa con il capoluogo toscano, dove diviene prima sostituto procuratore e poi procuratore aggiunto alla Procura della Repubblica. 

Negli ultimi anni Turco si è occupato di diverse inchieste importanti, riaprendo tra l'altro il celeberrimo caso caso del Mostro di Firenze. Ma non solo. Ha spesso avviato indagini legate a fenomeni corruttivi (o presunti tali) e reati finanziari. Nel 2012 si è occupato di un'inchiesta sul fotovoltaico nella quale era coinvolto Marcello Dell'Utri, ma soprattutto ha lavorato all'inchiesta su Denis Verdini e il crac del Credito cooperativo fiorentino, con la condanna a cinque anni e mezzo in primo grado per bancarotta arrivata lo scorso settembre.

Negli scorsi anni la sua attività si è già qualche volta intrecciata alla famiglia Renzi. In particolare, aveva seguito la vicenda delle spese della Provincia di Firenze ai tempi in cui Matteo Renzi ne era il presidente. Vicenda poi chiusasi con l'archiviazione. Sempre lui ha chiesto lo scorso maggio il processo per Tiziano Renzi nella vicenda di fatturazioni false. Ora gli arresti domiciliari per lui e la moglie Laura Bovoli.