A- A+
Cronache
Emergenza carceri, le celle scoppiano: sovraffollamento record. Ennesima protesta a Gorizia
Rivolte in carcere

Ennesima protesta in carcere: nell'istituto penitenziario di Gorizia un gruppo di detenuti ha dato fuoco a dei materassi all'interno delle celle

Poco prima delle 3 della notte tra ieri e oggi, martedì 23 luglio, nel carcere di Gorizia c'è stata una rivolta. I detenuti di uno dei settori della casa circondariale hanno dato fuoco a diversi materassi da dentro le loro celle. I Vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente per domare gli incendi, nei quali sono state portate in ospedale una decina di persone tra detenuti e guardie. Nessuno di loro è, fortunatamente, in gravi condizioni. Il problema è stato il fumo: il fuoco è stato spento quasi subito, ma il fumo è rimasto e ha intossicato i presenti. La rivolta è stata sedata in poco tempo e i motivi sono gli stessi che animano tutte le proteste nelle carceri: le condizioni di vita dei detenuti

LEGGI ANCHE: Soccorrono una turista, poi la violentano. Rimini choc, in carcere due lavoratori stagionali

Il nuovo rapporto Antigone: le carceri italiane sono sempre più sovraffollate

Questo non lo pensano solo i "prigionieri" di Gorizia o delle altre carceri italiane. Lo dimostra il rapporto di Antigone, l'associazione per i diritti e le garanzie del sistema penale. Si intitola "Nodo alla gola" e analizza le condizioni nelle carceri dei primi 6 mesi del 2024. Il problema più grande è il sovraffollamento. Si legge: "Al 31 marzo 2024 erano 61.049 le persone detenute, a fronte di una capienza ufficiale di 51.178 posti. Le donne erano 2.619, il 4,3% dei presenti, e gli stranieri 19.108, il 31,3%". Il tasso di affollamento ufficiale medio è del 120%, mentre quello reale, che tiene conto dei posti effettivamente disponibili, è del 130,6%. Quasi tutti gli istituti penitenziari sono sovraffollati, ma 8 di questi lo sono al 190%. Si tratta delle carcere di San Vittore a Milano (maschile e femminile), Canton Monbello di Brescia, Foggia, Taranto, Potenza, Busto Arsizio e Como. Solo 38 gli istituti non sovraccarichi d detenuti. Anche gli Ipm, gli istituti penitenziari minorili, sono per la prima volta sovraffollati.

Il problema dei suicidi in carcere e le condizioni igienico-sanitarie allarmanti

Nelle carceri italiane sono, poi, c'è il problema dei suicidi. Nei primi 6 mesi dell'anno sono già 58 le persone che si sono tolte la vita. Influiscono anche altre condizioni come il caldo esagerato dell'estate in corso, che nelle celle blindate aumenta ancora di più. L'acqua corrente che non è disponibile dalle 22 alle 6 del mattino. Le celle piene di muffa e infiltrazioni e, spesso, non c'è la doccia. Infine, ci sono le condizioni igienico-sanitarie considerate inaccettabili dagli osservatori di Antigone, aggravate dal caldo e dal sovraffollamento. 
 

Iscriviti al nostro canale WhatsApp





in evidenza
"La Piazza", la kermesse di affaritaliani.it: guarda il video completo della seconda serata

E mo...? Che succede...?

"La Piazza", la kermesse di affaritaliani.it: guarda il video completo della seconda serata


in vetrina
Nicole Kidman in total black al Festival di Venezia per il thriller erotico

Nicole Kidman in total black al Festival di Venezia per il thriller erotico





motori
Philippe Starck rivoluziona l'hospitality di BWT Alpine F1 Team a Monza

Philippe Starck rivoluziona l'hospitality di BWT Alpine F1 Team a Monza

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.