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Cronache
Green Pass e limitazioni, l’agonia continua per un altro mese

Dal 1° aprile sarà sufficiente il green pass base per prendere i mezzi pubblici a lunga percorrenza o andare allo stadio (competizioni sportive all’aperto), mentre resteranno ancora in vigore – fino al 30 aprile – le norme oggi vigenti sull’obbligo di indossare le mascherine Ffp2 nei luoghi al chiuso e sui mezzi pubblici di qualsiasi tipo. 

Novità rilevante riguarda la nuova disciplina sulle quarantene, infatti dal 1° aprile anche i non vaccinati che entrassero in contatto stretto con un positivo non saranno più obbligati alla quarantena ma solo all’autosorveglianza per dieci giorni (indossare la mascherina Ffp2 ovunque, anche all’aperto). Viene superata anche la DaD nel caso di più contagi in classe: dal 1° aprile resteranno a casa solo i positivi, con lezioni a distanza, gli altri tutti in classe. Resta l’obbligo di isolamento per i positivi al virus. Ultima novità è quella della proroga, fino al 31 dicembre, dell’obbligo vaccinale per il personale medico-sanitario e delle Rsa, cioè quelle categorie di lavoratori che sono più a stretto contatto con persone fragili o ammalate. 

Il decreto-legge, nel suo complesso, non ci ha convinti. Prorogare per un altro mese l’obbligo di possedere il green pass rafforzato per entrare in bar, ristoranti, cinema e teatri – tanto per citare qualche esempio - non fa altro che dare la mazzata finale a queste categorie commerciali e culturali, le più colpite dalle misure restrittive del governo emanate negli ultimi ventisei mesi. Che senso ha continuare ad infierire in questo modo su ristoranti, cinema e teatri proprio nel periodo pasquale dove si incassa di più?

Una cattiveria che non trova più alcuna logica, né giuridica né tantomeno di salute pubblica. A dire il vero i ministri leghisti avevano chiesto al premier che le misure restrittive continuassero a sussistere fino al 15 aprile e non fino al 30 (in modo tale da salvare il periodo pasquale e il fine settimana lungo del 25 aprile), ma dopo una sospensione di un’ora la maggioranza in Consiglio dei ministri ha respinto la proposta della Lega, che alla fine si è adeguata. Se il 30 aprile vi fosse ancora un’altra proroga del green pass rafforzato, e la Lega accettasse ancora una volta questa imposizione, per Salvini significherà fare i conti con una flessione decisiva in termini di consenso in vista delle elezioni amministrative e del referendum sulla giustizia, tornate elettorali ormai alle porte (maggio/giugno 2022).

A questo punto, visto che anche i ministri della Lega alla fine hanno votato l’ultimo decreto-legge nonostante le perplessità, Salvini chieda e pretenda da Draghi che il referendum sulla giustizia si svolga in due giorni nella stessa data dei ballottaggi per le amministrative (12-13 giugno 2022). Diversamente, non avrebbe più alcun senso stare in un governo che – al momento – conviene solo a Pd e M5S. 

Alla fine della fiera avremo un altro mese di agonia. Poi, semmai la curva epidemiologica tornasse a risalire, continueremo a tenerci il green pass – super o base - anche in estate. Il 31 marzo resta pertanto un giorno come tutti gli altri. Quest’estate dovremo fare il tampone anche per andare in spiaggia? Con Speranza e company non c’è da stare tranquilli! 
 

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