Cronache

Padre Georg si lagna con Francesco. Lui lo manda in Germania a fare il docente

Di Giuseppe Vatinno

Francesco non ha ancora deciso qual è il futuro all'interno della Chiesa Cristiana per l'ex segretario tedesco di Benedetto XVI

Quando Georg si lamentò della cosa con Benedetto si beccò una risposta disarmante: "Penso che Papa Francesco non si fidi più di me e desideri che lei mi faccia da custode...". Insomma la storia del libro prima fatto e poi tentato goffamente di nascondere è un chiaro segno che Padre Georg vuole trattare con Francesco per la sua destinazione, essendo ancora troppo giovane per la pensione. Il primo incontro di inizio gennaio fu semplicemente disastroso per l’alto prelato che subì una durissima reprimenda con il comando di Francesco di tacere ubbidendo. Cosa che Monsignor Gänswein in realtà ha cercato di fare.

Tuttavia i tempi sono lenti e quando il tedesco vede che il Papa è assorbito da altri impegni ben più importanti comincia a smaniare come un pretino alle prime armi e già il 4 marzo scorso si era lamentato che ancora non avesse una destinazione. Poco prima era stato da Vespa in versione "agnello pasquale" per ricordare al Papa la sua totale abnegazione e sottomissione, ma anche quella volta non era successo niente.

Papa Francesco, da scaltro tanghero argentino abituato a passi tecnici molto elaborati, non aveva fatto replicare e così ieri, passati esattamente 15 giorni, l’ex segretario e ancora attuale prefetto della Casa Pontificia ha ricominciato a lamentarsi ma -come da suo carattere- non dice le cose come stanno e utilizza la tecnica dialettica di accennare, di sfiorare, di ammiccare, di dire e non dire, nella speranza che il messaggio in bottiglia mediatica giunga al Santo Padre che provveda ai suoi desiderata.