Cronache

Vaccino Scanzi, nelle intercettazioni i medici si augurano la morte di Giletti

La procura di Arezzo ha chiesto l'archiviazione per il caso della "fila saltata" da parte del giornalista Andrea Scanzi

Vaccino Scanzi, informativa CC: "Medico Usl decise il vaccino senza che il giornalista ne avesse titolo" 

"Risulta evidente come il 19 marzo 2021 il dottor Giglio Evaristo abbia determinato la vaccinazione di Andrea Scanzi il quale non aveva titolo per potervi partecipare. Infatti le disposizioni in materia rimarcavano la necessità di inserire nelle liste di riserva solo coloro che appartenessero alle categorie ammesse alla vaccinazione".

E' un passaggio delle conclusioni dell'informativa dei Carabinieri di Arezzo svolta nell'ambito del procedimento riguardante la vaccinazione di Andrea Scanzi, avvenuta lo scorso 19 maggio 2021 presso il Centro Affari e Fiere di Arezzo e di cui l'Adnkronos ha preso visione. Sulla vicenda, la Procura di Arezzo ha aperto un'inchiesta senza indagati per la quale è stata richiesta l'archiviazione da parte del sostituto procuratore Marco Dioni.

L'udienza di opposizione alla richiesta di archiviazione è fissata per domani, 3 dicembre, dinnanzi al Gip del tribunale di Arezzo, Giulia Soldini. Secondo la ricostruzione dei fatti che emerge dall'informativa dei Carabinieri, il responsabile di zona della Usl Toscana sud Est si occupò personalmente di assicurare a SCANZI la prima dose del vaccino Astrazeneca accordandosi direttamente con lui e gestendo in prima persona la situazione.

Si legge infatti nel verbale: "L'ammissione di Scanzi alla seduta vaccinale è stata gestita personalmente da Giglio, che aveva indicato al giornalista tempi e luoghi avendo cura peraltro di passare al luogo della vaccinazione nella tarda mattinata, per affidare il compito di accoglienza e gestione" a un infermiere. Giglio, dunque, secondo i carabinieri, organizzò la seduta vaccinale del giornalista già dalla mattina del 19 marzo 2021, nonostante il regolamento prevedesse la valutazione di eventuali dosi avanzate da somministrare alle 'liste di riserva' solo a fine serata.

"Non risulta poi comprensibile - si legge nell'informativa - come Giglio potesse essere certo che le dosi sarebbero avanzate quel giorno presso l'Hub vaccinale di Arezzo, già dall'ora di pranzo", in considerazione che l'infermiere che Scanzi contattò su sua indicazione all'arrivo nell'hub vaccinale "avrebbe iniziato a valutare la situazione solamente al termine della giornata vaccinale''.

Secondo l'informativa, peraltro, il giorno in cui Scanzi si è vaccinato non risultavano dosi in eccedenza da poter somministrare. "Con riferimento al quesito in delega - si legge infatti nel documento - non risultano il 19 marzo dosi avanzate, tenuto conto che la somministrazione di vaccino Astrazeneca permetteva di usare dosi contenute in fiale già iniziate anche il giorno successivo".