Culture
Gentileschi, Calvino e The library at night: tre mostre imperdibili a Genova
Artemisia Gentileschi, Italo Calvino e The library at night: le esposizioni da non perdere
The library at night – La biblioteca di notte
Di tutt’altro genere, ma non meno meritevole di essere vista, è la mostra The library at night – La biblioteca di notte, un viaggio in dieci biblioteche della storia (esistenti e non) attraverso una totale immersione nella realtà virtuale. In questo caso lo spettatore non dovrà fare altro che raggiungere Palazzo Nicolosio Lomellino, nella Strada dei Rolli, e sedersi a una delle scrivanie disponibili; l’operatrice lo aiuterà a indossare il visore della realtà virtuale e a sedersi comodo in modo da girarsi di 360 gradi, per vivere al meglio la sensazione di ritrovarsi realmente all’interno delle biblioteche scelte. A questo punto, muovendo la testa potrà selezionare le varie location proposte e avere l’impressione di esserne all’interno, mentre una voce narrante ne racconta la storia, le traversie e le curiosità.
Il progetto, innovativo e del tutto originale, nasce a partire dall’omonimo libro dello scrittore Alberto Manguel e vede la regia di Robert Lepage, il quale ha così commentato l’arrivo della sua The library at night a Genova: “La mostra è stata creata per condividere l’incantevole e potente magia delle biblioteche, veri e propri templi di conoscenza, custodi millenari della parola scritta. L’intento è di accompagnare il visitatore in un viaggio nello spazio e nel tempo, dal carattere quasi onirico, verso mondi unici dove l’antico e il contemporaneo si dischiudono attraverso il futuro della realtà virtuale. Sono entusiasta che Genova Capitale del Libro 2023 abbia accolto il progetto, permettendo così di condividere sempre più una simile esperienza”.
Tra le biblioteche riprodotte – in cui il visitatore si ritroverà spesso sospeso, potendo quindi guardare anche in alto e in basso, oltre alle altre dimensioni – vi sono la meravigliosa sala affrescata dell’Abbazia di Admont in Austria, la Library of Congress di Washington, la Megabiblioteca José Vasconcelos di Mexico City con il suo gigantesco scheletro di balena, la University Library di Copenhagen, la Sainte-Geneviève di Parigi, ma anche edifici più antichi o lontani dalla tradizionale idea di biblioteca come quella di Alessandria d’Egitto, andata distrutta in un incendio, o l’Hase-dera Temple di Kamakura, in Giappone; da non dimenticare, inoltre, l’immaginaria libreria del Nautilus di Jules Verne. Ognuna di esse è presentata attraverso un racconto di qualche minuto, per un totale di circa tre quarti d’ora senza interruzioni.
Biblioteca dell'Abbazia di Admont in Austria
“La storia delle biblioteche è la storia della conoscenza ed esse hanno rappresentato i luoghi concreti in cui si è conservato e tramandato il sapere per secoli. Ma tra ricordare o raccontare spazi straordinari e viverli c’è una differenza: la sensazione epidermica e immersiva di percorrerli – commenta il coordinatore del Tavolo della Cultura del Comune di Genova Giacomo Montanari – Questa esposizione, basata concettualmente sullo straordinario libro di Manguel, evocato grazie all’uso consapevole e accuratamente calibrato delle nuove tecnologie, prova a creare, per la prima volta a Genova, questo tipo di opportunità: vivere le biblioteche viaggiando attraverso la realtà virtuale, percependo allo stesso tempo il loro ruolo culturale, ma anche la forza evocativa del poter essere concretamente vissute. Nell’anno della Capitale del Libro ci sembrava necessario confrontarci con le nuove tecnologie, mantenendo saldo il ruolo dei libri e dei luoghi del sapere come fari e guide dei progetti culturali. Un ruolo perfettamente incarnato da The library at night, un’occasione unica per i genovesi e non solo”.
Le nuove tecnologie di cui parla Montanari sono gli Oculus Rift, fino ad oggi utilizzati quasi esclusivamente per i videogiochi, i quali permettono una visione a 360 gradi in un contesto molto realistico, in cui personaggi interagiscono, cose accadono e la prospettiva cambia, quasi si fosse in movimento. La mostra, realizzata dalla casa di produzione canadese Ex Machina, è a Genova in anteprima, non essendo mai stata fino ad ora nel nostro Paese. Dopo Canada, Francia, Russia, Brasile e Germania, il successo straordinario di questa esposizione che tutti stanno molto amando, specialmente i più giovani, è “sperimentabile” fino al 3 marzo, organizzata dal Comune di Genova in collaborazione con l’associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova onlus. L’esperienza è accessibile in quattro lingue (italiano, inglese, francese, tedesco) e arricchisce in modo coerente e incisivo il ricco palinsesto di eventi previsti per Genova Capitale del Libro 2023.