Culture

Mauri (GeMS) e le logiche dello Strega: "Per dare credibilità alle future vittorie, il gruppo più vincente ha lasciato il campo incolto per un anno..."

 

 

Premio Strega 2013, trionfa il favorito Walter Siti. I DETTAGLI SULLA SERATA FINALE

LE INTERVISTE DEL GIORNO DOPO

Polemiche post-Strega/ Perissinotto contro Trevi: "Quanto ha influito il suo sostegno a Siti?" - L'INTERVISTA

Rcs Libri, il giorno dopo il trionfo/ Donnini: "Tensione fino all'ultimo". Turchetta: "Per Siti non un premio alla carriera. E' un libro che resterà" - LE INTERVISTE

Foglia (Feltrinelli) ad Affaritaliani.it: "Bene così. Certo, con il secondo posto saremmo stati un pizzico più contenti...”. E sull'assenza di Inge Feltrinelli al Ninfeo... L'INTERVISTA.

Premio Strega/ Francesio (Piemme) ad Affaritaliani.it: "Altro che delusione, ho esultato per il secondo posto..." - L'INTERVISTA

Stefano Mauri (GeMS) e le logiche dello Strega: "Per dare credibilità alle future vittorie, il gruppo più vincente ha lasciato il campo incolto per un anno..." - L'INTERVISTA

 

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di Antonio Prudenzano
su Twitter: @PrudenzanoAnton

StefanoMauriGeMS

Stefano Mauri, presidente e Ad GeMS, dopo la vittoria sfiorata l'anno scorso con Emanuele Trevi, quest'anno vi aspettavate un risultato migliore? Siete delusi dal quarto posto di Romana Petri?
"Più o meno è quello che ci aspettavamo. E quel che si diceva. Per dare credibilità ai futuri premi che gli verranno attribuiti il gruppo che ha vinto gli ultimi premi lascia il campo incolto per un anno e vince il gruppo che è stato secondo negli ultimi premi. Questa è logica pura, quella annunciata sui giornali. Di buono c'è che i giurati, almeno quelli intervistati dalla Rai, mi dicono, lo confessano. Non siamo affatto delusi da Romana Petri e riteniamo il suo il romanzo più riuscito. La direzione della Longanesi ha auspicato che partecipasse e che entrasse nella cinquina e che i voti presi senza particolari manovre occulte ma soprattutto da chi il romanzo lo ha letto dimostrassero la sua validità. Questo è accaduto".

Dopo l'introduzione del voto via mail che ha messo fine alle polemiche sulle preferenze via fax, quale dovrebbe il prossimo significativo cambiamento dello Strega?
"Credo che ampliare in qualche modo il voto una tantum dei lettori forti sarebbe nello spirito dei tempi. Insomma, proseguire nella direzione già imboccata".

Come mai negli ultimi due anni i bestseller non sono più di casa allo Strega?
"Il romanzo italiano più venduto degli ultimi anni è 'Fai bei sogni' di Massimo Gramellini. Un successo che trascende lo Strega, non ne ha bisogno, trascende le attese dell'autore e persino quelle dell'editore che tanto ci credeva. E' ormai un romanzo dei suoi lettori, ha raggiunto quello che secondo me è l'obiettivo più importante per un libro, entrare nel cuore e nella mente di tanta gente e cambiarne di qualche grado l'angolatura dalla quale vede il mondo. Che bisogno avrebbe del giudizio dell'establishment dello Strega che segue altre logiche? Ce lo vedrebbe Tyson a un incontro di catch? Il Premio Strega è innanzitutto una liturgia, una tradizione, un presepe, una bella festa che rispecchia il Paese in cui risiede e ancor più la città che lo ospita. Non una gara di atletica a cronometro".