Culture

Polemiche post-Strega/ Perissinotto contro Trevi: "Quanto ha influito il suo sostegno a Siti?"

 

Premio Strega 2013, trionfa il favorito Walter Siti. I DETTAGLI SULLA SERATA FINALE

LE INTERVISTE DEL GIORNO DOPO

Polemiche post-Strega/ Perissinotto contro Trevi: "Quanto ha influito il suo sostegno a Siti?" - L'INTERVISTA

Foglia (Feltrinelli) ad Affaritaliani.it: "Bene così. Certo, con il secondo posto saremmo stati un pizzico più contenti...”. E sull'assenza di Inge Feltrinelli al Ninfeo... L'INTERVISTA.

Rcs Libri, il giorno dopo il trionfo/ Donnini: "Tensione fino all'ultimo". Turchetta: "Per Siti non un premio alla carriera. E' un libro che resterà" - LE INTERVISTE

Premio Strega/ Francesio (Piemme) ad Affaritaliani.it: "Altro che delusione, ho esultato per il secondo posto..." - L'INTERVISTA

Stefano Mauri (GeMS) e le logiche dello Strega: "Per dare credibilità alle future vittorie, il gruppo più vincente ha lasciato il campo incolto per un anno..." - L'INTERVISTA

 

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di Antonio Prudenzano
su Twitter: @PrudenzanoAnton

AlessandroPerissinottoPiemm

Alessandro Perissinotto era entrato primo in cinquina, proprio davanti al trionfatore di ieri Walter Siti. Nella finalissima, l'autore de "Le colpe dei padri" (Piemme), si è dovuto dunque accontentare nel secondo posto, dietro al candidato Rizzoli, che ha ottenuto più del doppio delle sue preferenze (165 contro 78). 

Il mattino dopo la notte del Ninfeo, però, Perissinotto è sereno. Ha visitato con la moglie la Biblioteca Angelica: "Sono felice", confida ad Affaritaliani.it, "è stata un'esperienza positiva, che ricorderò volentieri. Noi autori in cinquina abbiamo vissuto queste settimane insieme con entusiasmo, consapevoli di portare in giro la bellezza della letteratura".

"CON UN VINCITORE ANNUNCIATO, POTEVAMO CORRERE SOLO PER IL SECONDO POSTO..." - Il secondo posto finale non ha deluso l'autore de "Le colpe dei padri": "La vittoria di Siti era largamente prevista. Con un vincitore annunciato da mesi, potevamo solo concorrere per il secondo posto". A questo punto chiediamo a Perissinotto se ha letto "Resistere non serve a niente": "Certo, ma non mi chieda giudizi di valore, non sarebbe corretto, è stata pur sempre una gara. Sento quello di Siti come un libro allo stesso tempo vicino e lontano dalla mia sensibilità. Lui descrive la finanza, io la fabbrica, due mondi lontanissimi".

"NON HO TROVATO CORRETTO CHE TREVI ABBIA DETTO DI FARE IL TIFO PER SITI. IL MIO LIBRO NON ERA ANCORA USCITO..." - Ma davvero non le dispiace nemmeno un po' per la mancata vittoria? "No. Ma c'è stato un momento, in questi mesi, in cui mi sono arrabbiato, anche se finora, per scelta, pubblicamente ho preferito tenere un profilo basso. Ed è stato quando Emanuele Trevi ha annunciato, polemicamente, la sua auto-sospensione dalla giuria dello Strega (qui la discussa intervista a Repubblica del 12 marzo scorso dello scrittore e critico letterario, ndr)". E perché ha vissuto male le dichiarazioni di Trevi? "Perché, prima ancora che fossero annunciate tutte le candidature, e prima ancora che il mio libro fosse uscito, lui ha dichiarato che avrebbe fatto il tifo per Walter Siti, anche se non l'avrebbe potuto votare. Non l'ho trovato corretto. Quest'anno è mancato il suo voto, vero. Ma chiedo: quanto ha influito il suo appoggio a Siti in quell'occasione? E in generale, gli Amici della Domenica dovrebbero votare solo dopo aver letto tutti i libri in gara, non prima... Spesso chi critica lo Strega è proprio chi è più organico a questo sistema...". Perissinotto prosegue: "Non voglio passare per un autore che critica lo Strega. Anzi, da perdente, ci tengo a dire che resto un sostenitore di questo premio. Nonostante la vittoria fosse annunciata, quello di Siti resta un libro prestigioso. Di più: tutti i 12 libri finalisti sono di valore. Allo Strega ha vinto la letteratura".

PremioStregaCinquina©Musacchio&Ianniello

"DA SCRITTORE LAVORO SULLA MEMORIA..." - E arriviamo a "Le colpe dei padri". Il romanzo di Perissinotto riapre la ferita degli anni del terrorismo. L'Italia, per lo scrittore, non ha ancora fatto i conti con quella fase tragica, di cui i giovanissimi sanno molto poco. Ha scritto "Le colpe dei padri" anche per riportare l'attenzione su quel momento storico? "In generale, il mio lavoro di scrittore è sempre stato sulla memoria. Con questo romanzo ho provato a colmare un vuoto".

"IL PROSSIMO ROMANZO? AMBIENTATO A SHANGAI..." - Alessandro Perissinotto finora ha scritto undici romanzi, e da due mesi ha iniziato a pensare al prossimo: "Proprio ieri, passeggiando per Roma, mi è venuta l'idea per dare una svolta alla trama. Gliela anticipo: sarà ambientato in Cina, a Shangai, città crocevia di genti diverse, spaccata tra modernità e tradizione. Si svolgerà tra gli anni '30 del '900, quando era un avamposto occidentale, e i nostri anni". Ma come nasce questa sua fascinazione per la Cina? "Dai racconti di alcuni amici che sono andati in quel Paese a lavorare e che presto andrò a trovare, per conoscere da vicino quella realtà".