Economia
AllianceBernstein fa causa alla Svizzera: chiesti 225 milioni di risarcimento per il caso Ubs-Credit Suisse
Il motivo principale della controversia è la cancellazione di un debito di 17 miliardi di dollari durante l'acquisizione del Credit Suisse da parte di UBS.
AllianceBernstein chiede 225 milioni alla Svizzera per il caso Ubs-Credit Suisse
L'americana AllianceBernstein, società di gestione patrimoniale, è pronta a intentare una causa contro la Svizzera chiedendo un risarcimento di 225 milioni di dollari. Il motivo? La decisione del governo elvetico di annullare 17 miliardi di dollari di debito durante l’acquisizione del Credit Suisse da parte di UBS. Secondo il Sole 24 Ore, AllianceBernstein, con un patrimonio di circa 800 miliardi di dollari, si costituirà parte civile il mese prossimo in una causa avviata dallo studio legale Quinn Emanuel Urquhart & Sullivan per conto degli obbligazionisti di Credit Suisse. Con questa azione legale l'americana diventerà il primo grande investitore istituzionale a unirsi alla causa. La società chiederà circa 225 milioni di dollari in danni, portando il totale della causa a 375 milioni di dollari.
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La causa, presentata per la prima volta a giugno presso il Distretto Meridionale di New York, riguarda la controversa svalutazione delle obbligazioni AT1 di Credit Suiss. Cos'è accaduto? Nel marzo 2023, la Finma, l'autorità di vigilanza svizzera, aveva deciso che il Credit Suisse dovesse annullare obbligazioni AT1 (una particolare tipologia di debito che può essere cancellata se la banca si trova in gravi difficoltà finanziarie) per un valore di circa 16 miliardi di franchi. Questo perchè era parte del processo d'acquisizione urgente della banca da parte di UBS. La scelta di annullarle è stata quindi presa per motivi di emergenza, come spiegato dal governo svizzero, che ha dovuto agire rapidamente per proteggere l'economia del paese e prevenire danni maggiori.