Economia

Bce: inflazione oltre il 2% per quasi tutto il 2022, ma in progressivo calo

Il consiglio direttivo della banca centrale Ue si dice pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti affinché i prezzi si stabilizzino intorno all'obiettivo del 2%

Il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare gli strumenti "ove opportuno e in qualsiasi direzione"

In tale quadro, "il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, ove opportuno e in qualsiasi direzione, per assicurare che l'inflazione si stabilizzi sull'obiettivo del 2% nel medio termine". La Banca centrale europea ricorda le decisioni prese in occasione dell'ultima riunione di dicembre allorché il consiglio ha deciso di ridurre gli acquisti settimanali Pepp (Fondi pensione europei) nel corso di questo primo trimestre e di porre termine al programma alla fine di marzo. Al tempo stesso i reinvestimenti nell'ambito del Pepp sono stati estesi almeno fino alla fine del 2024.

Il consiglio direttivo ha inoltre deciso di mantenere in vita la caratteristica di flessibilità del Pepp e in quest'ottica, "in caso di ulteriore frammentazione del mercato connessa alla pandemia, i reinvestimenti del Pepp potranno essere adeguati in maniera flessibile nel corso del tempo, fra le varie classi di attività e i vari paesi in qualsiasi momento".

Per quanto riguarda il Qe tradizionale, quantitative easing, ovvero quando una banca centrale compra titoli a lungo termine dalle sue banche membri, il Consiglio direttivo ha stabilito un ritmo mensile degli acquisti netti di 40 miliardi di euro nel secondo trimestre e di 30 miliardi nel terzo trimestre. A partire da ottobre 2022, gli acquisti netti saranno mantenuti a un ritmo mensile di 20 miliardi di euro, finché necessario a rafforzare l'impatto di accomodamento dei tassi di riferimento. "Il Consiglio direttivo si attende che gli acquisti netti terminino poco prima che il Consiglio stesso inizi a innalzare i tassi di interesse di riferimento".