Economia

Carta di credito per deputati e senatori: la proposta per tracciare le spese

L'opinione di Ezio Pozzati

Sarebbe interessante applicare ai Parlamentari il principio aziendale: dotare deputati e senatori di una carta di credito per tutti i rimborsi

Una ricetta contro l’antipolitica: la carta di credito ai parlamentari per tracciare le spese

Quando lavori per un'azienda ricevi uno stipendio commisurato al tuo lavoro, se poi sei un manager, un amministratore delegato o un consigliere di amministrazione con incarico allora l'azienda ti dota di un telefonino, pagato in toto dall'azienda e di una carta di credito per tutte le spese che sostieni durante il tuo lavoro o in rappresentanza dell'azienda, quindi hotel, aerei, treni, quasi tutti in 1^ classe, taxi, ecc.

Sono sempre stato favorevole all'uso della carta di credito perché mi dice quanto costa un manager o un amministratore e aggiungo che così ho anche il controllo e la tracciabilità delle spese. Ora mi rifaccio all'articolo: Camera, votano per aumentarsi gli stipendi. Gli arraffoni colpiscono ancora - Affaritaliani.it di oggi in relazione agli stipendi dei nostri Parlamentari e ne scaturisce quanto segue: “attualmente, i deputati hanno diritto ad un’indennità netta di 5.000 euro al mese più una diaria di 3.503,11 euro e un rimborso per spese di mandato pari a 3.690 euro. A questi si aggiungono 1.200 euro annui di rimborsi telefonici e da 3.323,70 fino a 3.995,10 euro ogni tre mesi per i trasporti.
Facendo un rapido calcolo, la busta paga mensile di un deputato è di: 13.971,35 euro. I senatori ricevono un’indennità mensile lorda di 11.555 euro. Al netto la cifra è di 5.304,89 euro, più una diaria di 3.500 euro a cui si aggiungono un rimborso spese di mandato pari a 4.180 euro e 1.650 euro al mese come rimborsi forfettari tra telefono e trasporti. Quindi, lo stipendio mensile di un senatore è di 14.634,89 euro, senza considerare le eventuali indennità di funzione.

Deputati e senatori hanno diritto anche ad un assegno di fine mandato, pari all’80% dell’importo mensile lordo dell’indennità moltiplicato per il numero degli anni di effettivo mandato. Ora, senza nulla togliere al lavoro di Parlamentare ed alla propria “busta paga” base, sarebbe interessante applicare il principio aziendale ossia: dotare i nostri/e Parlamentari di una carta di credito per tutti i rimborsi, più o meno forfettari, così tutti potremmo conoscere e valutare le spese che sostengono i nostri Rappresentanti.

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