Casa,spendi meno se compri oggi rispetto al 2005.Servono sei anni di stipendio
L'ufficio studi del gruppo Tecnocasa ha analizzato quanti anni di stipendio sono necessari per acquistare l'abitazione
Dieci anni di stipendio per comprare casa all'ombra del Cupolone, a Roma. Nove anni per farlo a due passi dalla Madonnina, a Milano e più di otto anni e mezzo per abitare nella città del David di Michelangelo, Firenze. E' il risultato di uno studio di Tecnocasa, che ha stilato la curiosa classifica, tenendo conto del prezzo al metro quadro di un immobile medio usato di 85 mq e delle retribuzioni contrattuali annue di cassa per dipendente (al netto dei dirigenti) a tempo pieno, per attività economica e contratto, al lordo delle trattenute fiscali e previdenziali, ricavate dalla banca dati Istat.
Ipotizzando, ovviamente, che tutto il reddito che entra dalla busta paga sia destinato interamente all’acquisto dell’abitazione, viene fuori che per comprare casa in Italia oggi, in media, ci vogliono 6,3 anni di stipendio. Un buon risultato (per chi il lavoro ce l'ha), se si pensa che più di 10 anni fa (nel 2005), quando il mercato del mattone ancora tirava, di annualità ne servivano per 10,2.
Se Roma, Milano e Firenze sono le più care, a Palermo e Genova, invece, ne servono rispettivamente 3,9 nel capoluogo siciliano e 4,4 nella città della Lanterna. Se si confrontano i valori attuali con quelli di dieci anni fa, si evince che a livello nazionale la differenza è stata più consistente, infatti si è passati da 10,2 annualità nel 2005 a 6,3 nella prima parte del 2016.
In questo lasso temporale Bologna e Napoli hanno avuto le variazioni più consistenti, rispettivamente con -5,3 e -5,2 annualità. Diminuzione importante anche a Milano, che in dieci anni ha visto un calo di 4,6 annualità; Roma, Firenze e Bari, invece,restano in linea con il dato nazionale (-3,9). La città che mantiene più stabili i propri valori è Palermo (-2,5 annualità).
PRECISAZIONE (ricevuta dall'Ufficio Comunicazione e Relazioni Esterne Agenzia ICE)
In merito alla questione, riportata da diversi organi di stampa, che riguarda il dato sul salario medio degli ingegneri pubblicato nella guida per l’attrazione degli investimenti esteri “Invest in Italy”, prodotta dall’ICE, si precisa quanto segue: innanzitutto il dato non è citato nel piano Industria 4.0, recentemente presentato dal Governo. L’obiettivo della guida “Invest in Italy” è attrarre in Italia più investimenti stranieri di qualità e dunque aumentare la domanda di posti di lavoro qualificati, migliorandone nel tempo anche la remunerazione. Il rapporto tra qualità e costo del personale è un dato che viene considerato molto rilevante per decidere in quale paese localizzare un investimento e per questa ragione la maggior parte delle guide internazionali lo includono.