Economia
Cimolai, Sace dà il via libera al salvataggio: maxi-debito da 668 milioni
Per l'azienda questo rappresenta "un passo significativo per supportare il perseguimento degli obiettivi del proprio piano industriale"
Il piano di salvataggio prevede la creazione di una nuova società, Nuova Cimolai, interamente controllata dalla Luigi Cimolai Holding, alla quale saranno trasferiti dipendenti, attrezzature e contratti. In quel momento, gli azionisti sottoscriveranno l'aumento di capitale necessario per soddisfare i creditori.
Il debito della nuova società nei confronti di Cimolai spa, relativo al pagamento del prezzo di acquisto dell'azienda, sarà compensato con il debito che la "bad company" deve alla nuova società per la sottoscrizione di uno strumento finanziario partecipativo denominato Sfp.
L'analisi dei conti del gruppo rivela un debito complessivo di circa 668 milioni di euro, di cui 230 milioni verso creditori privilegiati e 436 milioni verso creditori generali. Tra questi ultimi vi sono diverse istituzioni di credito e anche Sace, che è anche presente nell'elenco dei creditori privilegiati. L'esposizione verso le banche, per linee di credito garantite da Sace, ammonta a circa 134 milioni di euro. A ciò si aggiungono altri 56 milioni di debiti legati a mutui, con il coinvolgimento del Frie.