Economia
Confindustria, manovre per il dopo-Boccia. Tra tv e girandole di incontri

Le mosse di Bonomi, Orsini e Pasini
Chi sceglie il grande circuito mediatico e chi, invece, decide di consumare le suole delle proprie scarpe lungo tutto lo Stivale per stringere legami importanti in vista della conta finale dei voti. Cresce l’attivismo di chi punta a succedere a Vincenzo Boccia alla guida della Confindustria. Da una parte, nella comunità degli imprenditori italiani, non stanno passando inosservate le continue ospitate di Carlo Bonomi su La7.
Dopo una campagna elettorale "lunga tre anni" in cui ha battuto "anzitempo" tutti gli angoli del territorio, scherza chi segue da vicino le manovre in Viale dell’Astronomia, il patron di Synopo ha deciso ora di puntare con forza sul canale televisivo leader delle news e dei talk per rendersi sempre più riconoscibile dal sistema dell’Aquilotto.
Dall’altra, stanno dando anche nell’occhio la girandola di incontri che sia l’emiliano Emanuele Orsini sia il bresciano Giuseppe Pasini (in pressing su Confindustria Varese per cercare di allargare il consenso lombardo) stanno avendo sul territorio. In particolare, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, il numero uno di Federlegno sta girando l’Italia in lungo e in largo, fissando incontri da Nord a Sud al ritmo di due appuntamenti a settimana, anche con i rappresentanti delle categoriali e con grandi imprenditori, fra cui, solo per citare gli ultimi incontri in agenda, Marco Bonometti di Confindustria Lombardia e il corregionale, suo grande supporter, Vincenzo Cremonini, industriale della carne da 4 miliardi di fatturato e sostenitore della forza del modello emiliano.
Il motivo di questa calendarizzazione forsennata? Tastare il polso e capire quali sono i desiderata del popolo di Confindustria. Restano per il momento invece nelle retrovie i due potenziali “salvatori della patria” (così, viste le divisioni che si manifestano già ai nastri di partenza, vengono chiamati nel sistema confindustriale i due big dellimprenditoria per le loro capacità di fare squadra) Edoardo Garrone e Marco Tronchetti Provera.
Il patron di Erg, che se correrà lo farà solo per "spirito di servizio" consapevole anche dei rischi che corre per quanto riguarda eventuali conflitti d'interesse (business energia che le grandi imprese energivore iscritte a Confindustria non vedono certo di buon occhio e il prossimo venturo Green New Deal contiano), scioglierà la riserva più avanti mentre l'eventuale discesa in campo di Mr Pirelli, smentita più volte ma che torna a circolare con insistenza, pare più essere un disegno architettato in altre stanze del potere confindustriale.
@andreadeugeni