Economia

Dazi, la Cina risponde all'Ue: nel mirino brandy e auto di grossa cilindrata

di Redazione Economia

Dopo l'ok ai dazi europei sulle auto elettriche cinesi, Pechino non rimane a guardare

Dalla Cina dazi sul brandy europeo. Ma non solo

Pechino ha annunciato che, a partire da venerdì 11 ottobre, imporrà un deposito doganale del 38-39% agli importatori di brandy europeo, in risposta ai dazi Ue sulle auto elettriche cinesi. Questa mossa del Ministero del Commercio cinese è vista come un ulteriore sviluppo nelle tensioni commerciali tra Cina e Unione Europea, specialmente dopo la conferma da parte dell'Ue di voler imporre dazi aggiuntivi sulle auto elettriche prodotte in Cina.

In risposta a queste tensioni, il valore delle azioni di importanti aziende europee nel settore dei liquori ha registrato una flessione. Le azioni di LVMH, proprietaria di Hennessy, sono scese del 4,3% a Parigi, quelle di Pernod Ricard, proprietario di Martell, del 2,7%, e quelle di Rémy Cointreau del 4,8%.

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Anche il titolo Campari, che possiede il cognac Courvoisier, ha subito perdite sulla Borsa di Milano, sebbene i brandy rappresentino una quota minore del fatturato totale del gruppo rispetto ai suoi principali concorrenti.

Di fronte a queste misure, la Commissione europea ha affermato che presenterà un reclamo all'Organizzazione mondiale del commercio (WTO), sostenendo che le azioni della Cina sono infondate e che si impegnerà a proteggere l'industria europea dagli abusi degli strumenti di difesa commerciale. Il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni ha sottolineato che l'Ue ha adottato misure proporzionate e ben ponderate, negando la necessità di ritorsioni da parte della Cina.

In aggiunta, è emerso che la Cina potrebbe considerare l'incremento dei dazi anche sull'importazione di veicoli di grossa cilindrata, come parte di una strategia più ampia per proteggere i propri interessi industriali e commerciali in risposta alle politiche dell'Ue. La decisione finale della Cina riguarderà vari settori, incluso quello automobilistico e l'industria dei prodotti lattiero-caseari.

Questo scenario si inserisce in un contesto di crescente protezionismo, dove la scorsa settimana l'Ue ha imposto dazi fino al 45% sulle auto elettriche cinesi, intensificando le negoziazioni tra le due potenze economiche, nonostante l'opposizione della Germania a tali misure.