Economia
Dl bollette, ok da Commissioni. Franco: con stop gas russo Pil sotto al 2,3%

Il caro bollette rischia di "mangiarsi" mezzo punto di crescita. Il ministro dell'Economia Daniele Franco lancia l'allarme dalle pagine del Def
Decreto bollette, il provvedimento è atteso in aula a Montecitorio lunedì 11 aprile
Le commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera hanno dato il via libera al disegno di legge di conversione del decreto bollette. Il provvedimento è atteso in aula a Montecitorio lunedì. Le misure stanziate dal dl ammontano a quasi 8 miliardi, di cui circa 5,5 per fare fronte al caro energia con misure come la cancellazione degli oneri di sistema per le utenze domestiche per il secondo trimestre e il potenziamento del bonus sociale. La restante parte va a sostegno delle filiere produttive più in difficoltà in questa fase. Sono previste inoltre liberalizzazioni per le rinnovabili e l'aumento della produzione di gas nazionale.
Il gestore dei servizi energetici Gse comprerà energia dagli impianti rinnovabili con contratti di ritiro e vendita di lunga durata, pari ad almeno tre anni, e la destinera' con prezzi agevolati in priorita' ai clienti industriali energivori, alle piccole e medie imprese e ai clienti localizzati in Sicilia e Sardegna. Lo prevede l'emendamento Energy release al decreto bollette approvato dalle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera. L'emendamento ha "il fine di garantire la piena integrazione e remunerazione di medio termine degli investimenti in fonti rinnovabili nel mercato elettrico" e di "trasferire ai consumatori" i benefici di questa integrazione.
Intanto, il ministro dell'Economia Daniele Franco nell'introduzione del Def lancia l'allarme sul rischio di una reale ripresa. La crescita dell'economia italiana, prevista al 2,9% nel 2022, è infatti "caratterizzata da notevoli rischi al ribasso" e l'ipotesi di un blocco completo del gas russo potrebbe portarla "sotto il 2,3% ereditato dal 2021", scrive il ministro dell'Economia Franco nell'introduzione al Def.
"Un completo blocco del gas russo causerebbe ulteriori aumenti dei prezzi, che influirebbero negativamente sul Pil e spingerebbero ulteriormente al rialzo l'inflazione". Franco aggiunge che con le misure gia' adottate dal governo i rincari della bolletta energetica per famiglie e imprese verrebbero ridotti nel primo semestre "di almeno un quarto rispetto a uno scenario senza interventi".
Il direttore generale della Banca d'Italia, Luigi Federico Signorini ha già anticipato che il Pil in Italia calerà nel primo tirmestre dell'anno. "Nel primo trimestre si può valutare, sulla base degli indicatori disponibili, che il Pil si sia ridotto di poco piu' di mezzo punto percentuale sul periodo precedente". L'inflazione "è salita in marzo al 7% per cento, toccando - nella media del primo trimestre - livello più alto dal 1991".
Signorini aggiunge che dopo il 24 febbraio, "gli ulteriori rincari delle fonti energetiche e le incertezze sul relativo approvvigionamento - particolarmente accentuate in paesi come l'Italia e la Germania, molto dipendenti dal gas russo - hanno appesantito ulteriormente il clima congiunturale. I dati ad alta frequenza segnalano diminuzioni sia nell'attivita' manifatturiera, sia in quella nei servizi. In quest'ultimo comparto il calo sarebbe connesso con l'indebolimento della spesa delle famiglie, il cui potere d'acquisto comincia a essere intaccato dalla crescita elevata dei prezzi al consumo".