Economia

Elkann: "Stellantis competitiva sui costi. Ferrari elettrica? Un successo"

di Redazione Economia

Il presidente di Stellantis ha parlato nel podcast “In good Company” di motori, batterie, mercati e competitività e anche di Ferrari e Leapmotor

Stellantis, Elkann: "15 marchi con Leapmotor, impegnati a essere competitivi in Ev"

"Stellantis aveva quattordici marchi, ora sono quindici con Leapmotor: l’abbiamo annunciato di recente ed è la nostra azienda di auto completamente elettriche in Cina. Stiamo lavorando sodo. Stellantis è molto impegnata a essere competitiva in fatto di costi su larga scala nel settore dei veicoli elettrici". Ad affermarlo è il Ceo di Exor e presidente di Stellantis, John Elkann nel corso della puntata del Podcast 'In good Company' condotto da Nicolai Tangen, ad di Norges Bank.

Alla domanda di Tangen se gli europei possano competere a livello tecnologico nel campo delle batterie e chi in Europa farà bene, Elkann risponde, Elkann risponde: "Penso che gli europei debbano competere e il modo in cui l'auto è composta è costituito da molti componenti diversi, tra cui anche le batterie. Sono un componente importante e uno dei più costosi, è dunque importante cercare di assicurarsi che, a mano a mano che si sviluppano nuove tecnologie, sia nella chimica che nell'assemblaggio delle batterie, si riescano a trovare soluzioni competitive dal punto di vista dei costi".

Ma, rileva ancora, "ritengo che la costruzione di un'auto elettrica vada oltre la batteria ed è su questo punto che ci si dovrebbe concentrare, sia in termini di ingegneria che di produzione. E il prodotto complessivo è uno di quelli che stiamo iniziando a vedere con grande entusiasmo: la Fiat 500 elettrica, costruita a Torino, è un modello di incredibile successo".

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Ferrari, John Elkann: "Significa orgoglio di ciò che nostro Paese può fare, è eccezionale"

"Ferrari non è un'azienda di auto… È una società molto speciale, più che eccezionale. Le sue radici e le corse sono molto forti. Le auto sportive che produce sono incredibili e anche il lifestyle sta dando tante opportunità a molte persone di avere Ferrari nella loro vita, non necessariamente possedendo una delle nostre auto". Ad affermarlo è il Ceo di Exor e presidente di Stellantis, John Elkann nel corso della puntata del Podcast 'In good Company' condotto da Nicolai Tangen, ad di Norges Bank. Ferrari, aggiunge, "significa orgoglio di ciò che il nostro Paese può fare e anche la dimostrazione che siamo un Paese dalle incredibili capacità, dall'ingegno e dallo spirito competitivo anche nel mondo racing. Abbiamo vinto a Monaco qualche settimana fa con Charles Leclerc, che è monegasco e per la prima volta ha vinto a casa sua. E Monaco è una gara davvero importante. Sono stati momenti di incredibile gioia".

La nuova Ferrari elettrica, rileva Elkann, "è incredibile": "Sarà qualcosa di completamente diverso da ciò che ci si potrebbe aspettare. Per noi, l'auto elettrica è una tela bianca che ci permette di utilizzare nuove tecnologie, provenienti dal mondo elettrico ed elettronico, e di poter davvero creare e progettare un'auto molto diversa. Questo è incredibilmente emozionante, e penso che il settore, finora, non abbia ancora esplorato il regno delle possibilità che queste nuove tecnologie possono offrirci. L’ho guidata ed è incredibile, sotto tutti i punti di vista. Se ti piace guidare, i brividi e le emozioni che si proveranno su quest’auto saranno semplicemente eccezionali. Dà un enorme ottimismo e coraggio a Ferrari pensare che il nostro futuro non sarà solo con i nostri grandi motori a combustione, ma anche con i motori ibridi che esistono oggi. Non solo nelle corse con il nostro V6 ibrido, ma anche nelle auto sportive e nelle auto elettriche che inizieranno a essere presentate nel 2025".

"Jony Ive e Marc Newson (i due designer con cui abbiamo lavorato) - sottolinea John Elkann - sono i fondatori del collettivo creativo LoveFrom. E noi di Ferrari siamo un'azienda molto creativa, dove c'è sempre un dialogo tra design, ingegneria e risultati economici. In quanto designer dell'Apple Watch, l'esempio finora di maggior successo nel trasformare un prodotto tradizionale analogico in uno elettronico e digitale, ci hanno insegnato una diversa comprensione non solo dell'hardware ma anche del software. Lavorare con loro, le interazioni e le conversazioni che abbiamo avuto con loro in California e noi a Maranello, i sogni di ciò che avremmo voluto fare ma che poi non siamo riusciti a realizzare, è stata un'esperienza molto stimolante".