Economia

Ex Ilva, Danieli contro Paul Wurth. La riconversione green è un rebus

di Andrea Deugeni

Giorgetti vede i friulani. Il bando in autunno. Il ruolo di Fincantieri a caccia di ricavi dopo due anni di bilanci in perdita



Al netto di come verrà strutturato il bando di gara con le specifiche, strutturazione che dipenderà dalle condizionalità sottostanti alla concessione da parte di Bruxelles dei fondi europei, fonti spiegano infatti che il gruppo teutonico non ha in casa la tecnologia per la costruzione dei nuovi forni “Dri” non inquinanti, ma è licenziatario soltanto della tecnologia Midrex. Una formula che può funzionare a gas o fino a un massimo del 30% di idrogeno. Dunque un investimento che non garantirebbe la risoluzione definitiva del problema delle emissioni dell’ex Ilva, esternalità da abbattere fino a quota zero.

Ilva Morselli
 

La tecnologia italiana Danieli-Tenova dei forni digitali ad alimentazione elettrica ibrida (da fonti rinnovabili) integrati a impianti “Dri” può funzionare invece fin da subito anche al 100% a idrogeno. Garantendo immediatamente il salvataggio della fabbrica, il mantenimento delle maestranze e sostituendo nel processo produttivo i famigerati altiforni inquinanti.

La way out nella gara soprattutto per il gruppo di Bono, manager in scadenza di mandato, potrebbe essere quello di assegnare una parte dell’appalto destinato alla riconversione sostenibile del porto a Fincantieri, lasciando invece a Danieli, invece, il compito di installare i nuovi impianti per portare l’"acciaio verde” a Taranto. 

I prossimi step? Dopo la firma del Mef al decreto che stanziava i 400 milioni per il coinvestimento di Invitalia, il bonifico sta arrivando in queste ore sul conto di AmInvestco Italy per l'aumento di capitale che dopo l'operazione assumerà la denominazione di Acciaierie d'Italia Holding. Le nomine del nuovo board (tre manager di espressione pubblica- Franco Bernabè, presidente, Stefano Cao ed Ernesto Somma - e tre consiglieri di ArcelorMittal fra cui il Ceo Lucia Morselli) dovrebbero essere completate entro fine aprile.

Nei prossimi mesi, a Bernabè spetterà poi il compito di marcare da vicino l’operato della Morselli che al termine del prossimo anno, quando cioè la guida operativa del gruppo spetterà a Invitalia (al 60% del capitale), farà le valigie. La mission di breve è quella di riportare subito a quantità accettabili i livelli produttivi della più grande acciaieria d’Europa. In autunno, poi toccherà  alla nuova pagina della riconversione green di Taranto, con i bandi. Tutta da scrivere. 

@andreadeugeni