Economia

Fincantieri, lo sfogo di Bono: "Quando sono arrivato era un disastro"

L'ex amministratore delegato della multinazionale di Stato Fincantieri si sfoga in un'intervista in cui dice di non aver mai parteggiato per nessun governo

Fincantieri, Bono: "Avessi parteggiato con il governo sarei in pensione da un pezzo. Sono un indipendente"

Si chiude un’era per Fincantieri. L’amministratore delegato Giuseppe Bono, dopo cinque mandati da Ad per un totale di vent’anni di “servizio”, scende dalla poltrona e lascia la multinazionale di proprietà dello Stato, costruttrice di navi civili e militari. Il 16 maggio si insedierà il nuovo consiglio capeggiato dal generale Claudio Graziano come presidente e da Pierroberto Folgiero come nuovo numero uno. 

Bono, 78 anni, intervistato dall’Espresso, si è lasciato andare tirando fuori qualche sassolino dalla scarpa accumulato in oltre due decenni. “Mi hanno chiamato stamattina e mi hanno comunicato che il governo preferisce la ‘discontinuità’. Non ci sono cose che non vanno o cose che vanno raddrizzate, la mia carriera era il problema. Non la posso cedere ad altri, purtroppo. Anzi ne vado fiero”.

Forse il problema era l’età. Insomma, l’Italia ha bisogno di giovani. “Ecco, finalmente l’Italia è dei giovani” dice Bono. “Io sarò vecchio, lo confesso, ma sono in buona compagnia”. E alla domanda del motivo per cui lui stesso si sarebbe riconfermato, il dirigente pubblico risponde: “Forse non l’avrei fatto neanche io. Ho lavorato con dieci governi diversi”.