Economia
Folgiero (Fincantieri): "Puntiamo sulle nuove tecnologie"
Il problema della carenza di manodopera qualificata sembra affliggere l'intera industria manifatturiera italiana
Folgiero: "Così sfruttiamo le uove tecnologie"
Pierroberto Folgiero, alla guida di Fincantieri dal maggio 2022, condivide la sua prospettiva in un'intervista ad Affari&Finanza sulla sfida che molte imprese manifatturiere italiane affrontano nel reperire manodopera qualificata. Il manager, esplora il contesto attuale e le soluzioni innovative che Fincantieri sta adottando per gestire questa crescente difficoltà nel trovare manodopera adeguata. Il problema della carenza di manodopera qualificata sembra affliggere l'intera industria manifatturiera italiana, e Fincantieri non è immune a questa tendenza. Tuttavia, Folgiero sottolinea che la radice di questa sfida per l'azienda deriva da un carico di lavoro significativo, con gli ordini per navi da crociera, militari e tecniche offshore in costante crescita. Nonostante le difficoltà, l'azienda ha conseguito importanti successi nel corso dell'anno, con la consegna di 17 navi progettate durante il periodo pandemico.
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Rispondendo alla questione delle prospettive future, Folgiero evidenzia l'approccio evolutivo di Fincantieri nel gestire questa sfida. L'azienda sta analizzando i macro trend, concentrandosi su soluzioni a lungo termine e puntando sull'innovazione tecnologica. Un elemento chiave di questa strategia è l'investimento nella tecnologia, sull'automazione e sulla robotizzazione dei processi di produzione. Folgiero cita l'esempio di uno speciale robot sviluppato con Comau per eseguire saldature, riducendo notevolmente il lavoro manuale e rendendo i processi di produzione più flessibili e intelligenti. L'obiettivo è rendere i lavori tradizionalmente meno attraenti più qualificati e interessanti per i lavoratori. Fincantieri sta assumendo operai qualificati, formandoli per i lavori più evoluti e sfruttando la tecnologia per migliorare l'efficienza. La sostituzione delle "teste d'opera" che vanno in pensione con manodopera più qualificata è parte integrante di questa strategia. Folgiero riconosce che, nonostante l'impiego massiccio della tecnologia, c'è ancora un fabbisogno strutturale di manodopera non specializzata, che potrebbe essere reperita principalmente all'estero. Per far fronte a questa esigenza, Fincantieri sta investendo nella creazione di scuole e centri di formazione in vari paesi, come Filippine, Algeria e Ghana, insegnando mestieri di base che rispondono agli standard di qualità dell'azienda.
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La questione della responsabilità sociale dell'azienda emerge quando si parla della presenza di lavoratori stranieri, come nel caso del cantiere di Monfalcone che impiega un numero significativo di lavoratori del Bangladesh. Folgiero sottolinea l'importanza di considerare gli impatti dell'inserimento sociale di questi lavoratori nella comunità locale, riconoscendo una responsabilità sociale anche quando la filiera è internazionale. Infine, Folgiero esprime la necessità di riscoprire e valorizzare i mestieri della manifattura in Italia, rendendoli più attraenti per i giovani. Suggerisce un rilancio degli Istituti tecnico-scientifici, che un tempo erano un pilastro della formazione italiana negli anni '60. Affrontare queste sfide in maniera proattiva potrebbe consentire all'Italia e a Fincantieri in particolare di mantenere e rafforzare la propria posizione nel settore manifatturiero, diventando un laboratorio di innovazione per il ritorno alla manifattura italiana.