Economia
Gas, il mercato Ttf non è vera Borsa: una caso che sa di speculazione
Il rischio, soprattutto in questo delicato periodo di crisi economico-finanziaria, è quello che dalla recessione si passi direttamente alla stagflazione
Gas, il mercato Ttf non rivela né le quantità dei volumi scambiati né gli extra profitti delle aziende. Che si tratti di aggiottaggio?
Ho letto, con immenso piacere, l’articolo di Antonio Amorosi che ha intervistato Salvatore Carollo, ex Eni e grande esperto di gas e petrolio, dal titolo: “Abbassare il costo di energia e bollette si può, ma i politici non lo fanno - Affaritaliani.it” che vi invito a leggere, se non lo avete ancora fatto e a farlo girare.
In sostanza cosa è emerso? Il TTF (Title Transfer Facility) non è una vera borsa, ma una semplice “piazza” dove un gruppetto di traders fanno il prezzo. E non finisce qui. Secondo quanto riportato dall’esperto Carollo NON C’E’ NULLA DI ESPOSTO SULLA QUANTITA’ DEI VOLUMI SCAMBIATI (?). Allora, non è una vera borsa? E se non lo è perché accettiamo supinamente il prezzo da pagare? Ma lo sanno proprio tutti?
Un’altra cosa molto importante è che ne possiamo uscire quando vogliamo appoggiandoci a vere borse per fare il prezzo. Per quanto riguarda poi gli extra profitti delle compagnie il nostro Ministero del Tesoro (in qualità di azionista di maggioranza) ha chiesto di avere informazioni in merito. Per tutta risposta ha ricevuto un “NIET” spiegando che sono società quotate in borsa e queste informazioni non le possono dare.
Domanda: per avere una risposta dobbiamo nazionalizzarle? Allora mi viene da aggiungere, ancora una volta, che forse siamo in presenza di AGGIOTAGGIO? E se sì cosa prevedono le leggi? Vedi art. 2637 c.c. e art 501 c.p. Altra domanda, se riscontriamo che c’è stato aggiotaggio possiamo essere risarciti?
La risposta è sì: a dirlo è l'articolo 185 c.p., in forza del quale "Ogni reato obbliga alle restituzioni, a norma delle leggi civili. Ogni reato, che abbia cagionato un danno patrimoniale o non patrimoniale, obbliga al risarcimento il colpevole e le persone che, a norma delle leggi civili, debbono rispondere per il fatto di lui". Fonte Aggiotaggio: la guida legale (studiocataldi.it), però non dobbiamo fare passare 6 (sei) anni altrimenti il reato va in prescrizione.