Economia
Ita, l'assist del governo a Lufthansa: "Nessuna continuità con Alitalia"
Una "norma interpretativa" varata in Consiglio dei ministri aiuta i tedeschi a non riassumere gli ex dipendenti della vecchia compagnia
Ita, l'accelerata del governo e il messaggio all'Europa per chiudere in fretta l'accordo con Lufthansa
Il governo fa sul serio e intende chiudere definitivamente l'accordo per la cessione di Ita Airways ai tedeschi. Lufthansa si era un po' intimorita a causa delle migliaia di cause intentate da ex dipendenti Alitalia per ottenere la riassunzione in Ita. Il Consiglio dei ministri ha approvato adesso - si legge su Repubblica - una "norma interpretativa" per ribadire che "tra la vecchia Alitalia e la nuova Ita non c'è nessuna continuità e che si tratta di aziende totalmente diverse". Tra le varie richieste di garanzia chieste dall'Europa, infatti, c'era proprio la questione della discontinuità.
"Tenuto conto che è sorto un contrasto giurisprudenziale in merito al fatto che vi sia o meno una discontinuità aziendale tra Alitalia-Società Aerea Italiana e Ita-Italia Trasporto Aereo Spa, e considerato che tale incertezza è suscettibile di determinare riflessi negativi sia sui rapporti giuridici sia sulla finanza pubblica - si legge nel comunicato dopo il cdm di ieri - si è ritenuto necessario approvare una norma interpretativa che, in coerenza con le decisioni della Commissione europea, esclude che nel passaggio da Alitalia a Ita vi sia continuità".
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La decisione farà chiarezza su una serie di ricorsi presentati da alcuni dipendenti dell'ex Alitalia che chiedevano il reintegro nella nuova Ita. Intanto, il commissario europeo Didier Reynders, ha ribadito ieri come l'ingresso del vettore tedesco in Ita "non è ancora stato notificato" all'Antitrust europeo, sottolineando come spetti alle società decidere se notificarlo. Ora la norma interpretativa decisa dal consiglio dei ministri potrebbe spianare la strada.