Economia

L'intelligenza artificiale eccita i mercati, fuoco di paglia o nuovo boom?

di Giorgio Broggi*

L'analisi di Moneyfarm pone l'accento su una domanda molto gettonata nell'ultimo periodo. Ecco le previsioni di che cosa accadrà

Un fuoco di paglia?

Il rally dei mercati ha colto molti di sorpresa e si presta a varie interpretazioni. La lettura positiva, dalla quale come investitori possiamo trarre una lezione, è che l'innovazione tecnologica rappresenta un fattore di sorpresa positiva sui mercati e può essere talmente decisiva da ribaltare anche le valutazioni fondamentali. Ovviamente c’è una seconda lettura più critica, secondo cui le spalle di questo rally non siano così larghe e si correrebbe il rischio di una nuova bolla, simile a quella delle dot-com.

Intanto sul mercato sembra tornata la concentrazione intorno alle grandi aziende tech che ha caratterizzato gli ultimi dieci anni, a conferma di come le aziende dell'indice FANG+ (Facebook, Amazon, Nvidia, Netflix, Alphabet), grazie alla loro capacità operativa e alle ingenti risorse, siano ancora considerate dei porti sicuri, con buona pace di chi ne aveva sentenziato troppo presto il declino.

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Da inizio anno a fine maggio, il Wilshire 5000, ovvero l'indice statunitense più comprensivo, ha fatto registrare un ritorno dell’8,8%, di cui l'’8,4% può essere attribuito alle 10 azioni più grandi per market cap. Il sintomo più visibile è l’aumento del “costo” delle azioni tech americane, che ora hanno un rapporto prezzo/utili molto più alto rispetto all'S&P 500 (quasi in linea con i picchi del 2021, quando i tassi erano ai minimi e le tech stocks dominavano la narrativa dei mercati nel mondo post-pandemia). Nel breve termine, dunque, esiste sicuramente il rischio di una normalizzazione, ma sarebbe un grave errore derubricare questo trend come una tendenza passeggera.