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Economia
L'intelligenza artificiale eccita i mercati, fuoco di paglia o nuovo boom?

Un fuoco di paglia?

Il rally dei mercati ha colto molti di sorpresa e si presta a varie interpretazioni. La lettura positiva, dalla quale come investitori possiamo trarre una lezione, è che l'innovazione tecnologica rappresenta un fattore di sorpresa positiva sui mercati e può essere talmente decisiva da ribaltare anche le valutazioni fondamentali. Ovviamente c’è una seconda lettura più critica, secondo cui le spalle di questo rally non siano così larghe e si correrebbe il rischio di una nuova bolla, simile a quella delle dot-com.

Intanto sul mercato sembra tornata la concentrazione intorno alle grandi aziende tech che ha caratterizzato gli ultimi dieci anni, a conferma di come le aziende dell'indice FANG+ (Facebook, Amazon, Nvidia, Netflix, Alphabet), grazie alla loro capacità operativa e alle ingenti risorse, siano ancora considerate dei porti sicuri, con buona pace di chi ne aveva sentenziato troppo presto il declino.

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Da inizio anno a fine maggio, il Wilshire 5000, ovvero l'indice statunitense più comprensivo, ha fatto registrare un ritorno dell’8,8%, di cui l'’8,4% può essere attribuito alle 10 azioni più grandi per market cap. Il sintomo più visibile è l’aumento del “costo” delle azioni tech americane, che ora hanno un rapporto prezzo/utili molto più alto rispetto all'S&P 500 (quasi in linea con i picchi del 2021, quando i tassi erano ai minimi e le tech stocks dominavano la narrativa dei mercati nel mondo post-pandemia). Nel breve termine, dunque, esiste sicuramente il rischio di una normalizzazione, ma sarebbe un grave errore derubricare questo trend come una tendenza passeggera.

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intelligenza artificiale





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