Corporate - Il giornale delle imprese

PNRR, secondo ANBI necessario investire parte dei 7 mld definanziati dal Cipess nel Piano Invasi

Vincenzi (ANBI): "Ribadiamo la richiesta che parte dei 7 miliardi liberati contribuiscano a finanziare l’avvio del Piano Invasi"

di Redazione Corporate

Secondo ANBI necessario destinare parte dei 7 miliardi di euro definanziati dal Cipess al Piano Invasi

Preoccupazione e proposte concrete emergono da ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) a seguito della decisione del Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) di definanziare progetti in ritardo sui cronoprogrammi del P.N.R.R. (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza). Tra le opere colpite, si registrano ben 13 interventi idrici in Sicilia, una regione già in difficoltà per carenze strutturali e gestionali.

È sconcertante apprendere che fra i lavori definanziati dal Cipess, perché eccessivamente in ritardo sui cronoprogrammi del P.N.R.R., ci siano purtroppo ben 13 interventi nel settore idrico in Sicilia, regione che sta già pagando pesantemente un’annosa mancanza di programmazione e fallimentari scelte gestionali come il trentennale commissariamento dei Consorzi di bonifica, che invece sono esempio di efficienza nel resto d’Italia, laddove rispondono ai principi istitutivi, fondati su autogoverno e sussidiarietà”, ha dichiarato Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI.

Vincenzi ha sottolineato l’urgenza di ridestinare parte dei fondi liberati alle infrastrutture idriche: “Per questo ribadiamo la richiesta che parte dei 7 miliardi liberati, perché destinati ad opere irrealizzabili nei tempi previsti dal P.N.R.R., contribuiscano a finanziare l’avvio del Piano Invasi, per il quale sono già cantierabili oltre 400 progetti in tutta Italia e che, grazie all’operatività ufficialmente riconosciuta ai Consorzi di bonifica ed irrigazione, potranno essere completati e rendicontati entro le scadenze del 2026”.

Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI, ha espresso soddisfazione per i progressi nelle riforme burocratiche, ma evidenzia un problema cruciale: “Esprimiamo soddisfazione soprattutto per i buoni risultati fin qui ottenuti nel campo delle riforme burocratiche, cui però sollecitiamo a far corrispondere un’accelerazione nelle erogazioni dei finanziamenti a chi, come i Consorzi di bonifica ed irrigazione, è in linea con i cronoprogrammi del P.N.R.R. . Il rischio, infatti, è il blocco dei cantieri per l’impossibilità di sopperire agli onerosi impegni economici a causa di ossessive lungaggini burocratiche”.