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Economia
Patto di stabilità, muro contro muro: scontro Italia-Germania sulle regole Ue
Giancarlo Giorgetti

Verso una nuova firma del Patto di stabilità e crescita dell'UE. L'Italia: "O un Patto attuabile o si ritornerà al vecchio"

I ministri delle Finanze dell’UE si sono riuniti per discutere la proposta di riforma della Commissione per le norme UE sui bilanci nazionali, noto anche come Patto di stabilità e crescita. L'Italia non e' disposta a firmare un qualsiasi accordo

A quanto si apprende a margine dell'Ecofin a Bruxelles, l'Italia ha fatto intendere di voler approvare un Patto che possa rispettare e che sia attuabile, altrimenti non esclude il ritorno al vecchio Patto. Continua in ogni caso l'impegno costruttivo per arrivare a una conclusione entro la fine dell'anno. A non convincere Roma nelle proposte che attualmente circolano è l'insistenza della Germania nel fissare regole oggettive per la riduzione del debito e nell'introduzione delle soglie per il deficit per i Paesi che hanno una pesante situazione debitoria sotto al 3%.

Leggi anche: Patto di stabilità, “L’Italia resista: non deve accettare, ma trattare ancora”

Il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni si dice "fiducioso" del consiglio Ecofin di oggi a Bruxelles.  "Raggiungere un accordo entro la fine dell'anno – ha detto Gentiloni arrivando al Consiglio – è molto importante per diversi motivi, uno dei quali è che conosciamo le difficili prospettive economiche che abbiamo. Raggiungere un accordo sulle regole fiscali è essenziale per quello che viene chiamato atterraggio morbido, in secondo luogo per dare certezza ai mercati finanziari e in terzo luogo perché nella prospettiva dell'economia europea abbiamo bisogno di stabilità sul debito pubblico e della possibilità di sostenere la crescita e gli investimenti".

"Vediamo che c'è un forte impegno di tutti i paesi membri a contribuire a lavorare insieme e a raggiungere un raccordo prima della fine dell'anno. Nulla è deciso – ha precisato la vicepremier e ministra delle Finanze della Spagna Nadia Calvino – ma gli scambi di oggi consentiranno di fare i progressi significativi nelle ultime settimane.

"Si spiana la strada a un pacchetto di accordo e per questo nei prossimi giorni faremo circolare le proposte legislative, faremo accelerare i lavori a livello tecnico. Abbiamo concordato un Ecofin straordinario per la fine di novembre per lavorare e ascoltare attentamente tutti i paesi membri e chiudere l'accordo per dicembre", ha concluso Calvino.

Viene accolta la scelta di definire come elemento attenuante gli investimenti nella Difesa in caso di deficit eccessivo anche se l'Italia aveva chiesto una completa esclusione dal conteggio del debito, cosi' come avrebbe voluto per le spese per la transizione green e per le spese di confinanziamento del Pnrr.

Leggi anche: Patto stabilità, più tempo per pagare il debito. La nuova proposta dell'Ue

Riforma Patto, nella trattativa più tempo per calo debito

Nella trattativa sul Patto Ue si fa meno stringente l'ipotesi sui tempi per la riduzione minima del debito prevista per i Paesi che sforano il 60% del Pil. E' quanto emerge dall'ultima versione del documento di lavoro preparato dalla presidenza spagnola dell'Ue per l'Ecofin. La svolta è stata ottenuta su proposta danese, che prevede come salvaguardia il calo del debito nei 4 anni dopo il periodo di aggiustamento (4 anni estendibili a 7 che diventano 8 estendibili a 11). I tedeschi chiedevano che il calo avvenisse già nell'ultimo anno, mentre l'iniziale bozza spagnola arrivava a 14 anni (17 in caso di estensione). E' quanto emerge dal documento consultato dall'ANSA e da fonti a conoscenza della trattativa.

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