Economia
Pensioni: Covip, anche nel 2021 i fondi rendono piu' del Tfr
Pensioni: Covip, complementare attira meno donne e giovani
Covip, anche nel 2021 i fondi pensioni fanno meglio del Tfr
I fondi pensione anche nel 2021 battono il TFR, garantendo rendimenti più elevati della tradizionale rivalutazione del trattamento di fine rapporto.
Pur con un'elevata volatilità, l'andamento dei mercati finanziari nel 2021 è stato nel complesso positivo grazie alle iniziative messe in atto da governi e banche centrali per fronteggiare la pandemia, sostenendo la domanda a livello globale e alla diffusione dei vaccini, con il conseguente allentamento delle restrizioni. Ne hanno beneficiato anche i rendimenti dei fondi pensione. Al netto dei costi di gestione e della fiscalità, i fondi negoziali e i fondi aperti hanno avuto in media un rendimento pari, rispettivamente, al 4,9 e al 6,4 per cento; per i Pip 'nuovi' di ramo III, il rendimento è stato dell'11 per cento. E' quanto emerge dalla Relazione annuale sull'attività svolta dalla Covip nel 2021, presentata oggi alla Camera dei Deputati. Per le gestioni separate di ramo I, che contabilizzano le attività a costo 3 storico e non a valori di mercato e i cui rendimenti dipendono in larga parte dalle cedole incassate sui titoli detenuti, il risultato è stato pari all'1,3 per cento. Nello stesso periodo il Tfr si è rivalutato, al netto delle tasse, del 3,6 per cento. Considerando gli ultimi 10 anni, il rendimento medio annuo dei fondi pensione negoziali è stato del 4,1 per cento, quello dei fondi pensione aperti il 4,6 per cento e quello dei PIP ''nuovi'' di ramo III il 5 per cento, mentre è stato del 2,2 per quelli di ramo I.
Pensioni: Covip, 400 interventi su 1.000 iniziative di vigilanza
Nel 2021 le iniziative di vigilanza sui diversi aspetti della gestione dei fondi pensione sono state oltre 1.000, cui hanno fatto seguito circa 400 interventi autorizzativi o correttivi. E' quanto emerge dalla Relazione annuale sull'attivita' svolta dalla Covip nel 2021. Nella complessiva azione di vigilanza, nell'anno trascorso l'Autorita' ha prestato particolare attenzione verifica delle modifiche apportate ai sistemi di governo dei fondi pensione. Altre iniziative di vigilanza hanno riguardato le verifiche in tema di trasparenza, in relazione alle novita' introdotte con le istruzioni emanate alla fine del 2020.
Pensioni: Covip, complementare attira meno donne e giovani
La previdenza complementare non attira i giovani e le donne. E' quanto emerge dalla Relazione annuale sull'attivita' svolta dalla Covip nel 2021 che sottolinea come, per quanto riguarda i divari di genere e generazionali, si confermano tendenze gia' documentate. Gli uomini sono il 61,8% degli iscritti alla previdenza complementare (il 73% nei fondi negoziali). La distribuzione per eta' vede la prevalenza delle classi intermedie e piu' prossime all'eta' di pensionamento: il 50,3% degli iscritti ha eta' compresa tra 35 e 54 anni, il 31,9% ha almeno 55 anni. Quanto all'area geografica, la maggior parte degli iscritti risiede nelle regioni del Nord (57%). Secono il presidente di Covip, Mario Padula, "il diverso coinvolgimento nel mercato del lavoro contribuisce a spiegare le differenze nella partecipazione alla previdenza complementare"
Covip: 100 mld attivita' casse previdenza, +4,7 mld su anno
Alla fine del 2020, le attivita' complessivamente detenute dalle casse di previdenza ammontano, a valori di mercato, a 100,7 miliardi di euro, in aumento di 4,7 miliardi rispetto all'anno precedente (5%). Dal 2011 al 2020 tali attivita' sono cresciute complessivamente di 45 miliardi di euro, pari all'80,8%. A fronte di una sostenuta dinamica di crescita nell'aggregato, permangono differenze, anche ampie, nelle attivita' detenute dalle singole casse: circa il 74% dell'attivo e' di pertinenza dei 5 enti di dimensioni maggiori, i primi 3 raggruppano circa il 55% del totale. E' quanto emerge dalla Relazione annuale sull'attivita' svolta dalla Covip nel 2021.
Pensioni: Covip, 30% complementari integrano criteri Esg
Alla fine del 2021 circa il 30 per cento delle forme pensionistiche complementari integrano i fattori di sostenibilita' nei propri processi di investimento con riguardo ad almeno uno dei comparti offerti. I comparti caratterizzati da una politica di investimento "sostenibile" detengono circa il 26 per cento del totale delle masse gestite dai fondi pensione. E' il risultato di una prima indagine conoscitiva sull'integrazione dei criteri Esg nelle politiche di investimento delle forme pensionistiche complementari condotta da Covip. Per la maggior parte si tratta di comparti che promuovono caratteristiche ambientali o sociali ("light green") mentre risultano ancora marginali quelli le cui politiche di investimento perseguono obiettivi di sostenibilita' ("dark green"). "La sfida della sostenibilita' e' epocale, e potra' essere positivamente affrontata solo con politiche coordinate, volte anche a determinare un riorientamento di stili di vita e abitudini di consumo. Se cio' non dovesse avvenire, tale sfida rischia di produrre soluzioni incapaci di incidere sui fondamentali ed esposte a favorire pericolose bolle speculative", evidenzia la Relazione.
Pensioni: Covip, 213,3 mld risorse accumulate da complementari
Alla fine del 2021, le risorse accumulate dalle forme pensionistiche complementari si attestano a 213,3 miliardi di euro, in aumento del 7,8% rispetto all'anno precedente: un ammontare pari al 12% del Pil e al 4,1% delle attivita' finanziarie delle famiglie italiane. E' quanto emerge dalla Relazione annuale sull'attivita' svolta dalla Covip nel 2021. I contributi incassati nell'anno sono circa 17,6 miliardi di euro, tornando a crescere su livelli precedenti la pandemia. Ne sono affluiti 5,8 miliardi ai fondi negoziali (+5,5%), 2,6 miliardi ai fondi aperti (+12,7%), 4,9 miliardi ai Pip (+6,8%) e 4 miliardi ai fondi preesistenti (+3,1%). I contributi per singolo iscritto ammontano mediamente a 2.790 euro nell'arco dell'anno. Il 27,2% del totale degli iscritti complessivi alla previdenza complementare (circa 2,4 milioni) non ha effettuato contribuzioni nel 2021. Oltre un milione di individui non versa contributi da almeno cinque anni. Su tale fenomeno, peraltro, incide in misura significativa il meccanismo delle adesioni contrattuali nei fondi negoziali, particolarmente con riguardo a settori, come quello edile, caratterizzati da elevata discontinuita' occupazionale. Le voci di uscita per la gestione previdenziale ammontano a 11,4 miliardi di euro. Le prestazioni pensionistiche sono state erogate in capitale per 5,1 miliardi di euro e in rendita per circa 460 milioni di euro. I riscatti sono pari a 2 miliardi di euro e le anticipazioni a 2,3 miliardi di euro, in gran parte riferite a spese sanitarie per l'acquisto o la ristrutturazione della prima casa. Nell'anno sono state erogati circa 1,3 miliardi di euro di rendite integrative temporanee anticipate (Rita), per lo piu' concentrate nei fondi pensione preesistenti.
Covip: Padula, si consolida sistema ora piu' efficiente
"Continua il consolidamento del sistema" con una diminuzione del numero dei fondi calato di ulteriori 23 unita' nel 2021. Un andamento che "ha favorito la crescita della dimensione dei fondi, al di la' di quella determinata, in presenza di erogazioni pensionistiche ancora limitate, dall'afflusso di contributi e dai rendimenti. Ne scaturiscono economie di scala che si traducono in guadagni di efficienza a beneficio degli iscritti". Lo ha detto il presidente della Covip, Mario Padula, in occasione della presentazione della Relazione annuale sull'attivita' svolta dalla Commissione di vigilanza sui fondi pensione nel 2021. "Un ulteriore impulso", ha proseguito Padula, "sara' recato dal progressivo adeguamento ai piu' elevati standard in termini di governance introdotti dalla Direttiva Iorp II, uniti alla costante azione di stimolo della stessa Autorita' di vigilanza.
Covip: Padula, bene andamento mercati 2021, benefici per fondi
- "Pur con una elevata volatilita', l'andamento dei mercati finanziari nel 2021 e' stato nel complesso positivo. Hanno contribuito la diffusione dei vaccini, contenendo gli effetti della pandemia e favorendo la ripresa della domanda a livello globale, e le iniziative di sostegno e di rilancio messe in atto da governi e banche centrali". Lo ha detto il presidente della Covip, Mario Padula, in occasione della presentazione della Relazione annuale sull'attivita' svolta dalla Commissione di vigilanza sui fondi pensione nel 2021 spiegando che "ne hanno beneficiato anche i rendimenti dei fondi pensione, specie le linee di investimento a maggiore contenuto azionario".