Economia

Pensioni, il decreto è legge. Da agosto via al rimborso parziale

L'Aula del Senato ha approvato, in via definitiva, il decreto Pensioni. I si' sono stati 145, 97 i no e un astenuto (che al Senato equivale a voto contrario). Il provvedimento e' legge, avendo completato l'iter parlamentare. Il decreto era stato varato dal governo in seguito alla sentenza della Consulta.

In virtu' del provvedimento partira', dal 1 agosto, un rimborso parziale delle pensioni intaccate dalla Norma Fornero su cui si era pronunciata la Corte Costituzionale il 30 aprile.

La norma, contenuta nel decreto "Salva Italia", prevedeva che, per il 2012 e 2013, sui trattamenti pensionistici di importo superiore a tre volte il minimo Inps scattasse il blocco della perequazione.
 

RIVALUTAZIONE AUTOMATICA PER FASCE - Per il 2012 e il 2013 saranno rivalutate al 100% le pensioni fino a tre volte il minimo, al 40% quelle tra tre e quattro volte il minimo, al 20% quelle tra quattro e cinque volte il minimo, al 10% infine quelle tra cinque e sei volte il minimo. Per gli assegni complessivamente superiori a sei volte il minimo non ci sarà alcun adeguamento. Per il 2014 e il 2015 la rivalutazione è stabilita invece al 20% e, a decorrere dall'anno 2016, al 50%.

CAMBIA IL MONTANTE CONTRIBUTIVO - Il coefficiente non potrà essere inferiore a uno. La misura costa 11,9 milioni fino al 2023 e di 200mila euro a partire dal 2024. Le coperture arriveranno dal Fondo per interventi strutturali di politica economica.

DATA UNICA PER TUTTI GLI ASSEGNI - La novità è già scattata il primo giugno. Pensioni, rendite vitalizie, indennità: saranno tutti posti in pagamento il primo giorno di ciascun mese o il giorno successivo se festivo o "non bancabile", con un unico mandato di pagamento. Dal 2017, i pagamenti avverranno invece il secondo giorno "bancabile" di ciascun mese. Tra le novità introdotte l'indicazione che le pensioni verranno pagate il secondo giorno del mese a gennaio 2016 e dal 2017 per tutti i mesi.