Economia
Pnrr, il ministro Fitto: "Italia in ritardo? Non c'è fretta"
Le parole del ministro gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr a margine del Festival di Trento
Il ministro Fitto al Festival di Trento: "Ritardi sul Pnrr? Non c'è fretta"
"Il governo è al lavoro per la modifica del Pnrr così come lo sono gli altri Paesi". A dirlo è il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto durante il Festival dell'Economia di Trento. E, intercettato da Affaritaliani.it, il ministro non vuole sentire parlare di ritardi sul Piano nazionale di ripresa e resilienza.
"Solo quattro paesi hanno presentato la modifica. Il termine è il 31 agosto e ci stiamo lavorando seriamente. Il Pnrr italiano è il più importante d’Europa con 190 miliardi di euro di risorse. Il lavoro sta andando avanti in modo credibile e ci lascia intendere di poter raggiungere i risultati sperati", ha dichiarato Fitto.
Ma non è tutto. Il ministro, poi, spiega: "Sarebbe sbagliato chiedere a ogni singolo ministero italiano una risposta su temi precisi. La settimana prossima presenteremo la nostra prima relazione semestrale. Non c’è nessun termine, né scadenza obbligatoria".
E sull’essere allineati, Fitto tuona: “Abbiamo avuto diversi incontri con ogni ministro. Le differenze non le fanno i rapporti tra i vari ministeri, ma le risorse assegnate. Ci sono necessità di approfondimento diverse".
"Mi sento spesso con il commissario Ue Gentiloni, c'è un ottimo clima di collaborazione", rassicura Fitto. "Abbiamo il termine regolamentare per il 31 agosto. Stiamo lavorando per portare a termine il lavoro, ma bisogna stare attenti perché a volte fare le cose troppo in fretta porta a fare degli errori".
"E come ha detto anche più volte la premier Giorgia Meloni, il nostro orizzonte visuale è quello del giugno 2026, dobbiamo dunque ragionare in questi termini", aggiunge il ministro.