Economia

Russia, le sanzioni Usa mandano al tappeto il rublo. Putin messo all'angolo

di Daniele Rosa

Nel mirino delle sanzioni americane, per la prima volta, finiscono il mercato azionario e le società cinesi che sostengono con le armi l'invasione in Ucraina

Sanzioni, gli interessi dei beni russi a sostegno dell'Ucraina

Mentre il G7 decide di usare gli interessi dei beni russi congelati per ricostruire l’Ucraina un altro colpo sta "abbattendo" Vladimir Putin. Infatti l’ultimo pacchetto di sanzioni americane ha "ferito" il cuore dell’impero economico russo, cioè il suo mercato azionario e le società cinesi che sostengono con le armi l’invasione. E’ questa la prima volta che gli americani hanno preso in considerazione, dal 2022, sia il mercato delle armi tra Cina e Russia e soprattutto il mercato azionario, che ha segnato il cambio tra rublo e dollaro. 

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In mancanza di ciò la Banca Centrale Russa sarà costretta, come ha dichiarato, a determinare il valore del rublo in base ai dati offerti dalle dichiarazioni degli istituti di credito russi. E’ stato sorprendente come, fino ad adesso, la Russia sia sembrata impermeabile rispetto a tutte le sanzioni. La Banca centrale sovietica, guidata da Ėlvira Nabiullina, ha iniettato valuta estera attraverso il Ministero delle Finanze russo e dello stesso organismo monetario allo scopo di compensarne il prezzo.

Sanzioni, il Cremlino sta cercando di svalutare ulteriormente il rublo

Il Cremlino sta cercando di evitare un’ulteriore svalutazione del rublo, ora intorno ai 100 rubli (60 nel 2022). A tranquillizzare la situazione, in verità non così tranquilla, la Tass ha dichiarato che "il tasso di cambio del rublo rimarrà lo stesso del tasso di mercato, cambierà solo l'intervallo di dati per il suo calcolo". In aggiunta la Banca Centrale ha detto che l'afflusso di valuta estera continuerà come finora in quanto queste restrizioni non colpiscono le sue imprese esportatrici, soprattutto quelle petrolifere.

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Quello che cambierà, ha confermato la Banca Centrale, sarà solo il modus operandi con cui viene stabilito il tasso di cambio ufficiale: “Sia il mercato valutario internazionale che i mercati interni della maggior parte dei paesi del mondo sono over-the-counter. Il mercato dei cambi non è una condizione necessaria per la convertibilità della moneta nazionale, la libera circolazione delle valute e la formazione del tasso di cambio di mercato”.

Sanzioni, cosa prevedono in sintesi

Cosa prevedono in sintesi le nuove sanzioni? In primis includono la piattaforma di negoziazione della Borsa di Mosca e il National Clearing Center e il National Payments Depository. Unico favore concesso alla Russia è un margine di adattamento: continuare a effettuare transazioni internazionali fino al 13 agosto, mentre il mercato azionario potrà operare su petrolio, gas e derivati ​​fino al 1° agosto.

La contromossa del Cremlino è stata di vietare alla Borsa di Mosca il cambio di dollari ed euro ed ha anche sospeso temporaneamente il cambio del dollaro di Hong Kong a causa della sua parità con il dollaro nordamericano. Il mercato azionario russo ha ricevuto la notizia con perdite superiori al 15% in apertura a metà settimana. Poi il calo si è ridotto all’1%. Piattaforme di trading in Mosca come Finam hanno temporaneamente bloccato il ritiro di valuta dai conti dei loro clienti.

Altri enti finanziari come la banca austriaca Raiffeissen – messa in guardia dagli Stati Uniti per la sua enorme attività in Russia – hanno limitato il ritiro dei fondi. Forse, per la prima volta, le sanzioni hanno colpito il bersaglio. Potrebbe essere, finalmente, una leva per obbligare la Russia a concordare un tavolo di pace con l'Ucraina.