Economia
Silicon Bank, colpo al sistema bancario: perché i mercati ora fibrillano
Il grande problema dietro il fallimento della Silicon Valley Bank è la natura dei depositi bancari dei cittadini a Stelle e Strisce
In queste ore anche la SEC, l'ente federale statunitense preposto alla vigilanza delle borse valori, afferma di essere in allerta per potenziali comportamenti scorretti dopo il crollo della Silicon.
Barnie Marcus, tra le altre cose anche co-fondatore di Home Depot, multinazionale al dettaglio statunitense, ha spiegato che Biden sta da tempo facendo marketing sulle condizioni economiche degli USA. L'economia USA non va bene, la maggioranza dei disoccupati neanche cerca più lavoro. Marcus: "E questa è un'indicazione che tutto ciò che dice Biden non è vero. E forse il popolo americano finalmente si sveglierà e capirà che stiamo vivendo tempi molto difficili".
Wall Street rimane preoccupata. Gli aumenti dei tassi di interesse della Federal Reserve possono mettere in crisi ulteriormente le banche regionali. Cosa farà ora la Fed? Alzerà ulteriormente i tassi?
La situazione è in evoluzione ma i problemi restano in gran parte creati prima dalla politica accomodante della Fed e ora eccessivamente aspra sui tassi.
“Ai tempi in cui i tassi di interesse erano vicini allo zero”, scrivono i giornalisti economici della CNN, “le banche statunitensi hanno raccolto molti buoni del Tesoro e obbligazioni. Ora, mentre la Fed alza i tassi per combattere l'inflazione, quei titoli hanno perso valore. Quando i tassi di interesse aumentano, le obbligazioni di nuova emissione iniziano a pagare tassi più alti agli investitori, il che rende le obbligazioni più vecchie con tassi più bassi meno attraenti e meno preziose. Il risultato è che le banche statunitensi ora hanno una grande quantità di perdite non contabilizzate e potrebbero non avere liquidità”.