Economia

Tasse, 538mld persi per sempre. Il dramma dell'Italia e la beffa per chi paga regolarmente

Tasso di riscossione al 9,6%. In commissione Finanze al Senato svelati i veri numeri

di redazione economia

Tasse, i veri numeri (drammatici) e la percentuale choc di chi non paga il dovuto

L'evasione delle tasse in Italia è un problema da sempre drammatico ma mai realmente quantificato, per la prima volta tramite un'indagine fatta dalla commissione Finanze al Senato però, sono venuti fuori i veri numeri e le cifre sono impressionanti. In sintesi: dei 1.272,9 miliardi di euro di cartelle ancora nella lista dei crediti di Stato, enti territoriali, istituti previdenziali e ordini professionali - riporta Il Sole 24 Ore - solo il 44,6%, cioè 567,85 miliardi, hanno ancora qualche "aspettativa di riscossione". Altri 537,75 miliardi, il 42,3%, sono persi, perché figli di crediti dovuti da persone decedute, società cancellate dal registro delle imprese, soggetti con procedura concorsuale chiusa o contribuenti che a giudicare dall’anagrafe tributaria sono nullatenenti e quindi non hanno beni aggredibili.

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C’è poi una terza famiglia, minore, di arretrati: sono i 167,31 miliardi (13,1% del totale) che hanno un "profilo di riscuotibilità non determinabile": qualche chance, insomma, può ancora esserci, ma non è misurabile, per esempio perché il fallimento è in corso o le attività di riscossione sono state sospese ma non ancora cancellate. I lavoratori dipendenti titolari di qualche partita arretrata con il Fisco - prosegue Il Sole - sono 15,53 milioni e cumulano il 71,3% delle cartelle, ma perdono la loro centralità quando si guarda ai valori in gioco, perché i loro debiti pesano “solo” per il 23,4% del magazzino. In media, quindi, queste cifre restituiscono un debito pro capite da 19.195,75 euro.

Gli autonomi sono meno numerosi, 2,82 milioni, ma il loro conto sale a 54.914,89 euro a testa, arrivando ad abbracciare il 12,2% dei mancati incassi. Le somme singole crescono poi drasticamente quando si guarda alle imprese: qui i debitori sono 3,43 milioni (il 15,8%), ma ognuno di loro deve allo Stato e/o a qualche ente territoriale 239.049,56 euro in media. Alle persone giuridiche, di conseguenza, si riferisce il 64,4% del magazzino.

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