Economia

Tim, Siragusa: "Dietro Merlyn non c'è Vivendi, il governo ci ascolti"

Vivendi ha lanciato una nuova iniziativa, chiedendo al cda di valutare attentamente la proposta di Merlyn

Tim, parla Siragusa: "Vogliamo vendere Tim Brasil"

Continuano a tenere banco la complessa situazione di Telecom Italia e le proposte alternative in discussione riguardo alla vendita della sua rete fissa. La vicenda coinvolge diverse parti interessate, compresi l'ex dirigente di TIM Stefano Siragusa e il fondo Merlyn, oltre al colosso francese Vivendi, uno dei principali azionisti di TIM.

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In un'intervista al Sole 24 Ore, Stefano Siragusa ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla possibile vendita della rete di TIM a Kkr, sottolineando che c'è bisogno di coinvolgere un numero maggiore di azionisti per determinare il futuro dell'azienda. Siragusa è sostenuto da Merlyn Partners, un fondo creato da Alessandro Barnaba, nel suo piano denominato "TimValue", che mira a fermare la vendita della rete e a ridefinire la strategia dell'azienda, concentrando l'attenzione su un'unica rete nazionale, la vendita delle attività consumer e di TIM Brasil, e il mantenimento della quotazione di TIM con infrastrutture ed enterprise.

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Merlyn Partners ha inviato una lettera al cda di TIM, suscitando reazioni da parte del governo italiano, che ha espresso dubbi sulla fattibilità del piano e ha respinto l'idea di coinvolgere Vivendi. Siragusa ha dichiarato che il suo piano è allineato con la visione del governo e risponde alle esigenze del paese, ma al tempo stesso offre un'alternativa concreta. Tuttavia, Vivendi ha lanciato una nuova iniziativa, chiedendo al cda di valutare attentamente la proposta di Merlyn e di coinvolgere consulenti finanziari e tecnici indipendenti per prendere una decisione informativa. Vivendi, inoltre, sottolinea che la cessione della rete dovrebbe essere sottoposta al voto dell'assemblea degli azionisti.

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La situazione in TIM è diventata molto complessa e coinvolge numerose questioni legali e finanziarie. Le parti interessate stanno cercando di influenzare il futuro dell'azienda e il destino della sua rete fissa, cercando al contempo di ottenere il sostegno degli azionisti e delle autorità di regolamentazione.

La decisione finale sul destino della rete di TIM e la strategia dell'azienda rimane ancora incerta, e il coinvolgimento di Vivendi e le reazioni del governo italiano rendono il processo decisionale molto più complesso. Resta da vedere come si evolverà la situazione e quali saranno gli sviluppi futuri.