Economia
Twitter, Bezos attacca Musk: così si rafforza l'influenza cinese sul social

Per il secondo uomo più ricco al mondo la mossa di Musk rischia di esporre la piattaforma digitale all'influenza della Cina, secondo maggior mercato di Tesla
Twitter, Bezos attacca Musk e paventa influenze cinesi sul social media
Mentre Twitter accetta l'offerta del miliardario Elon Musk per l'acquisto del 100% della compagnia, un affare da 44 miliardi di dollari complessivi, il fondatore e presidente di Amazon, Jeff Bezos, lancia la sua "offensiva" al patron di Tesla e Space X: per il secondo uomo più ricco al mondo la mossa di Musk rischia di esporre la piattaforma digitale all'influenza della Cina.
In una mattinata in cui i titoli tecnologici perdono oltre il 2% a Wall Street, Twitter perde il 3,3%, all'indomani della decisione del cda di accettare l'offerta di Elon Musk, amministratore delegato di Tesla: 54,20 dollari in contanti per azione, per un totale di circa 44 miliardi di dollari. |
Servendosi del suo profilo Twitter, Bezos ha infatti ricordato che "il secondo maggiore mercato di Tesla nel 2021 è stata la Cina", e che "i produttori di batterie cinesi sono importanti fornitori per le auto elettriche di Tesla". Per il patron di Amazon, proprietario anche del quotidiano "Washington Post", "dopo aver bandito Twitter nel 2009, il governo cinese non ha più avuto quasi nessuna influenza su quella piattaforma", ma proprio l'acquisizione da parte di Musk potrebbe aver mutato la situazione.
In una nota pubblicata ieri, Musk ha affermato di aver acquistato Twitter per tutelare la libertà di espressione su quella piattaforma: "La libertà di parola è essenziale al funzionamento della democrazia, e Twitter è la piazza digitale dove vengono dibattute questioni cruciali per il futuro dell'umanita'", ha scritto il fondatore di Tesla e SpaceX.
Intanto dalle pagine del Wall Street Journal, in serata, si è appreso che Twitter ha accettato l'offerta del miliardario Elon Musk per l'acquisto del 100 per cento della compagnia: l'affare è di 44 miliardi di dollari complessivi. Il quotidiano ha poi ricordato come inizialmente molti dirigenti e azionisti della piattaforma social si fossero opposti all'offerta pubblica d'acquisto lanciata dal fondatore di Tesla e Space X, oggi considerato l'uomo più ricco del mondo.
Le due parti hanno lavorato tutta la notte scorsa per trovare un'intesa. L'affare, se finalizzato, rappresenterà una delle più grandi acquisizioni della storia dell'economia digitale e potrebbe portare a importanti cambiamenti per gli utenti di uno dei social piu' usati al mondo. Nelle scorse ore Musk ha fatto sapere che intende potenziare la piattaforma come presidio della libertà d'espressione. "Spero - ha twittato - che anche i miei più acerrimi critici restino su Twitter". Nelle scorse ore le azioni della compagnia hanno visto un rialzo del 5% a Wall Street.
Twitter, Pechino: "Nessuna base fattuale sull'influenza sul social"
Immediata la reazione della Cina che respinge le voci delle ultime ore, secondo cui Pechino potrebbe esercitare un'influenza su Twitter, dopo l'accordo per l'acquisto del social da parte di Elon Musk per 44 miliardi di dollari, per la dipendenza di Tesla dall'impianto di Shanghai e dai fornitori locali. "Ho notato che stai tirando a indovinare", ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin, in risposta a una domanda diretta sulla possibile influenza della Cina sul social, attraverso Tesla, per promuovere la copertura mediatica nazionale, "ma non ci sono basi fattuali".