Economia
Unicredit, utile record a 4,4 mld. Rivisti al rialzo i profitti per il 2023

"Il conseguimento dell’eccellenza avviene attraverso una strategia che poggia sulla trasformazione industriale che abbiamo messo in atto", ha detto l'ad Orcel
Le rettifiche su crediti sono diminuite del 77,5% trimestre su trimestre producendo un costo del rischio di importo trascurabile e strutturalmente basso di 2 punti base nel secondo trimestre, di riflesso alla buona qualità dell’attivo del Gruppo, ulteriormente rafforzata dalle proprie linee di difesa e dalla qualità del resiliente portafoglio crediti, nonché dagli overlay esistenti pari a circa 1,8 miliardi.
La solida qualità dell’attivo e la performance del credito nel primo semestre - fa notare Unicredit - hanno portato ad un miglioramento della guidance per il CoR FY23 da un obiettivo di 30-35 punti base a meno di 25 punti base con potenziali miglioramenti.
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Nel secondo trimestre i costi operativi sono stati pari a 2,3 miliardi di euro, invariati trimestre su trimestre e in calo dell’1,2% anno su anno, "a conferma - spiega il gruppo bancario - della capacità di ridurre strutturalmente i costi nonostante l’inflazione eccezionalmente elevata e senza penalizzare la crescita o gli investimenti in corso.
In riferimento a questi ultimi, dal 2022 ad oggi, UniCredit ha assunto circa 2.000 persone, principalmente nella rete in Italia e Germania, e rinnovato circa 550 filiali in Italia. Il rapporto costi/ricavi è stato pari al 39,0% nel secondo trimestre e i costi di integrazione registrati per 0,2 miliardi nello stesso periodo permetteranno di realizzare ulteriori efficienze operative in futuro.