Esteri
La Cina esclude il ritorno dell'epidemia di Covid-19
Il Paese inoltre difende il proprio operato nella prima fase dell'epidemia, sottolineando sua tempestività nel chiudere dopo 12 ore il mercato di Huanan
“Non penso che ci sarà un ritorno dell’epidemia”, ha affermato il capo epidemiologo del Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie cinese, Wu Zunyou. “In base alla nostra esperienza negli ultimi undici mesi”, ha proseguito, “penso che potremo prevenirlo. Le nostre misure saranno molto mirate”. La Cina dunque rassicura che con l’avvicinarsi delle festività del capodanno lunare, periodo dell’anno in cui si assiste ai viaggi di centinaia di milioni di persone che si spostano in tutto il Paese.
In più la Cina difende la tempestività del proprio operato nella prima fase dell’epidemia di polmonite anomala, poi identificata come Covid-19, quando colpì la città di Wuhan, nella Cina interna, alla fine del 2019. La decisione di chiudere il mercato Huanan, primo focolaio riconosciuto dell’epidemia, è stata presa dopo “circa 12 ore di accese discussioni tra un gruppo di esperti di Pechino e Wuhan e funzionari governativi”, ha detto Wu Zunyou, capo epidemiologo della Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie cinese. Il mercato Huanan venne chiuso il 1 gennaio scorso, dopo l’emergere di casi di polmonite anomale collegate alla struttura dove venivano vendute anche specie selvatiche, e in seguito al primo allarme lanciato dal medico-eroe Li Wenliang, censurato e riabilitato post-mortem, di un coronavirus simile a quello della Sars rilevato in alcuni suoi pazienti.