Esteri

Cina, con Biden Roma ritrova coraggio, Gualtieri: “Rafforzare le relazioni”

Dopo un lungo silenzio il governo italiano torna a parlare di relazioni con la Cina. Effetto Biden

Con il cambio di guardia alla Casa Bianca – ancora tutto da concretizzare – e la futura uscita di scena  di Donald Trump, il governo italiano torna a parlare di Cina dopo essere stato silente per molto tempo. "La Cina rappresenta non solo uno dei nostri principali partner economici, ma è un attore ormai strategico per affrontare qualsiasi sfida di dimensione globale, con cui occorre dialogare anche quando le posizioni non convergono pienamente", ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in un passaggio del suo intervento in videoconferenza alla presentazione della seconda edizione del Dialogo Finanziario tra Italia e Cina. Questa partecipazione del governo arriva dopo aver disertato per la prima volta a Shanghai la China International Import Export, la più importante fiera dedicata esclusivamente all’importazione di prodotti e

servizi. Anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, alla celebrazione dei 50 anni di relazioni bilaterali della fondazione Italia-Cina, dopo aver annunciato la sua presenza, alla fine non si è collegato.

Ma la vittoria di Joe Biden ha dato più coraggio al governo italiano e non a caso Roberto Gualtieri usa parole nitide per dire che bisogna puntare su una relazione ancora più forte con Pechino. "La nostra collocazione internazionale rimane chiara, inclusa la nostra appartenenza all'Unione europea e alla Comunità Atlantica – ha tenuto a precisare il ministro - E' proprio questa collocazione salda nella famiglia europea che ci permette di avere un confronto leale con i nostri amici cinesi, sulla base di un rapporto ormai centenario, che affonda le sue radici in un passato remoto. Data la complessità dell'attuale contesto - ha spiegato - occorre che il partenariato strategico tra i nostri due paesi si rafforzi ancora di più, imprimendo nuovo slancio alle iniziative già avviate o da avviare con il profondo impegno di entrambe le parti". Insomma, se fra Usa e Cina le cose non cambieranno di molto, si può dire però che, con l’amministrazione Biden, la strategia del pugno duro, forse, lascerà posto alla diplomazia e a una crescente mole di affari.