Esteri
Elezioni Francia risultati, Macron batte Le Pen ma avrà contro metà del paese
Il presidente resta all'Eliseo, ma la destra radicale ha raggiunto il suo record storico. Oltre la metà dei francesi è arrabbiata col leader. E Mélenchon...
Mélenchon e Le Pen guardano già alle legislative di giugno
Un discorso nel quale Macron sembra aver intrapreso una strada più di sinistra rispetto al passato, lasciando immaginare un secondo mandato maggiormente di sinistra rispetto al primo. "So anche che tanti connazionali mi hanno votato, per bloccare le idee dell'estrema destra. Voglio ringraziarli e dire loro che sono consapevole che questo voto mi lega per gli anni a venire. Sono il custode del loro attaccamento alla Repubblica", ha detto Macron, il quale in campagna elettorale ha fatto retromarcia sulla sua contestata riforma delle pensioni e ha addirittura prefigurato una sorta di reddito di cittadinanza per conquistare qualche voto da Mélenchon.
Il leader di La France Insoumise non sembra però essersi intenerito, anzi. Dopo l'annuncio del risultato ha pronunciato parole bellicose nei confronti di Macron: "Non rassegniamoci. Al contrario. Entrate nell'azione massicciamente. La democrazia ci può dare l'opportunità di cambiare direzione. Il terzo turno inizia oggi. Il 12 e il 19 giugno si svolgeranno le elezioni legislative e potete battere Macron e scegliere un'altra strada. Un altro mondo è ancora possibile se saranno eletti a maggioranza i deputati della nuova Unione popolare che deve ampliarsi". Mélenchon, prevedibilmente, darà battaglia.
Così farà Le Pen, che è stata sì sconfitta ma ha totalizzato un record storico di oltre 13 milioni di voti. "Un grande vento di libertà avrebbe potuto alzarsi sul Paese. Il destino delle urne ha deciso diversamente", ha detto la leader del Rassemblement National, la quale ha detto che "il risultato storico mette la nostra formazione in ottima posizione per ottenere un gran numero di parlamentari il prossimo giugno". Facendo eco a Mélenchon, col quale in realtà ci sono più affinità di quante ce ne si potrebbe aspettare, ha già spostato l'obiettivo su giugno.
Zemmour tende la mano a Le Pen, il 42% ha votato Macron solo per ostacolare Le Pen
"Diamo il via alla grande battaglia elettorale delle elezioni legislative. Combatterò questa battaglia con Jordan Bardella. Il Rassemblement National lavorerà per unire tutti coloro che, da qualunque parte provengano, vogliono opporsi alla politica di Emmanuel Macron", ha detto Le Pen. Appello che pare essere stato subito raccolto dall'altro candidato di estrema destra, Eric Zemmour: "Si stanno costituendo due blocchi, quello di Macron e di Melenchon. Il blocco nazionale si deve riunire. La nostra responsabilità è grande. Mi appello all'unione nazionale in vista delle elezioni legislative", ha dichiarato l'ex polemista.
Le sfide, per Macron, saranno davvero tante. A partire dalla necessità di riconquistare una larga parte dei francesi. Anche chi ha votato per lui lo ha votato solo per dire no a Le Pen. Lo conferma un sondaggio Ipsos condotto a ridosso del voto: il 42% degli elettori di Macron l'ha scelto solo per sbarrare la strada a una presidenza Le Pen. Non è un caso che Macron, sempre costruttivo nel 2017, abbia giocato la carta della paura in questo frangente. Anche legata alla guerra in Ucraina e ai presunti legami della rivale con Vladimir Putin.
Un netto cambio di rotta, che ha portato Macron allo stesso risultato: la vittoria alle urne. Ma il futuro dei prossimi cinque anni è tutto da scrivere. Ricordando quanta fatica ha fatto nel primo mandato per far passare le sue idee, nonostante il trionfo elettorale, stavolta la missione con una Francia così divisa e arrabbiata sembra ancora più complicata.
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