Esteri
Etiopia, bombardata la fabbrica Mesfin Engineering nella regione del Tigray
L’aviazione di Addis Abeba sta attaccando le fabbriche di munizioni e di materiale bellico del capoluogo tigrino
E gli altri? Pare siano utilizzati dal Tplf per trasportare soldati e armamenti. A proposito di armi sembra che insieme agli aiuti internazionali arrivassero anche queste, destinate al Tplf.
“Quello dell’utilizzo degli aiuti umanitari non è un problema sorto con questo conflitto. In Etiopia, dove crisi umanitarie e carestie sono eventi ricorrenti, negli ultimi quarant’anni c’è stato un sistematico utilizzo politico degli aiuti al Tigray”, spiega Puddu, che prosegue, “naturalmente mi riferisco a eventi passati, come la carestia del 1983-1985, non sono a conoscenza di traffici di armi inviate insieme agli aiuti attuali Quello che voglio dire è che non mi stupirei se Addis Abeba fosse restia a lasciar passare gli aiuti perché, nel recente passato, (anni Ottanta) si sono rivelati decisivi per sostenere lo sforzo bellico del Tplf che, proprio grazie agli aiuti, ha portato avanti lo sforzo bellico contro il Derg (ndr, il Derg era la giunta militare durante la dittatura di Menghistu Hailè Mariam)”.
La questione degli aiuti rispecchierebbe quindi la contrapposizione politica tra governo e Tplf. “Da un lato il premier Abiy si rifà al principio di non ingerenza negli affari interni, alla supremazia del governo centrale e al suo diritto di gestire i fenomeni insurrezionali all’interno del proprio territorio. Dall’altro i ribelli tigrini invocano l’eccezionalità della crisi umanitaria, il rispetto dei diritti umani fondamentali come norma che scavalca il principio di sovranità e che dovrebbe legittimare l’intervento della comunità internazionale per impedire la carestia e quei crimini contro l’umanità imputati all’esercito federale e ai suoi alleati”, spiega Puddu.
Osservando dall’esterno le diverse dichiarazioni delle molte agenzie UN sul campo, sembra che anche per loro sia difficile muoversi in maniera univoca. È vero, come è stato osservato, che l’organizzazione stessa non è un monolite, però pare che le fratture stiano moltiplicandosi.