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Fukushima, scarico delle acque in mare. Ok dell'Aiea, ira della Cina

di Redazione Esteri

Il disastro nucleare del 2022/ L'agenzia Internazionale per l'Energia Atomica: "Trascurabile impatto radiologico sulla popolazione"

L'Aiea promette trasparenza e che continuera' la revisione della sicurezza nella fase dello scarico delle acque

 

Il Giappone ha ottenuto il via libera dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica per il piano di scarico in mare delle acque della centrale nucleare di Fukushima, che l'agenzia dell'Onu ha definito "in linea con gli standard di sicurezza internazionali". Nel rapporto presentato oggi, durante la visita in Giappone del direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi, l'agenzia ha sottolineato che "gli scarichi delle acque trattate avrebbero un trascurabile impatto radiologico sulla popolazione e sull'ambiente". La task force di esperti provenienti da undici Paesi che per quasi due anni ha lavorato alla questione - dopo la decisione presa dal governo giapponese nell'aprile 2021 di scaricare nell'oceano le acque radioattive della centrale - ha compiuto cinque missioni in Giappone, diverse visite alla centrale, e pubblicato sei rapporti tecnici, analizzando "centinaia di pagine di documentazione tecnica e di regolatoria", sottolinea l'Aiea. I tecnici hanno incontrato sia membri del governo che dirigenti del gruppo Tepco (Tokyo Electric Power Company) operatore della centrale colpita dalla triplice catastrofe del sisma, dello tsunami e dell'incidente nucleare del marzo 2011.

L'Aiea promette trasparenza e che continuera' la revisione della sicurezza nella fase dello scarico delle acque per "garantire che gli standard di sicurezza internazionali pertinenti continuino a essere applicati nei decenni del processo esposto dal governo del Giappone e da Tepco", ha commentato Grossi, dicendo che "il nostro compito e' solo all'inizio". Ulteriori rassicurazioni sono arrivate dal primo ministro giapponese, Fumio Kishida: nell'incontro con Grossi, il premier ha detto che "non permettera' che le emissioni abbiano un impatto negativo sulla salute della popolazione e sull'ambiente in Giappone e nel mondo", assicurando che il Giappone "rispondera' con sincerita' ai contenuti del rapporto" dell'Aiea. Le garanzie di Tokyo, pero', non bastano a Pechino: la Cina ha risposto con rabbia alle conclusioni dell'agenzia dell'Onu. La questione dello scarico in mare delle acque della centrale di Fukushima e' un cavallo di battaglia della diplomazia cinese che si era da subito schierata contro la decisione di Tokyo e, da anni, porta avanti una battaglia su questo versante. Pechino sollecita il Giappone a non scaricare le acque in mare, e a garantire che lo smaltimento sia "scientifico, sicuro e trasparente".