Esteri
Il Regno Unito vuole mandare i richiedenti asilo in Rwanda: ecco come
Le stime di France 24 parlano di un investimento del governo inglese di 140 milioni di sterline (170 milioni di euro circa)
Le stime di France 24 parlano di un investimento del governo inglese di 140 milioni di sterline (170 milioni di euro circa). Con questi soldi la Corona britannica sta creando quelli che molti sudditi non faticano a definire “campi di concentramento”. Per correttezza chiamiamole facilities. Questi siti sono localizzati in centro Africa, per la precisione nel pacifico e democratico stato del Rwanda (famoso per uno dei genocidi più cruenti dell’intero continente). Tra gli altri costi, che saranno coperti dal governo inglese, ci sono cibo, voli per deportare gli indesiderabili, costi per i traduttori e spese legali. Rimuovere una persona dal Regno Unito e spedirla via aereo costava in media 13.000 sterline nel 2020.
I costi annuali, per la gestione dei migranti richiedenti asilo in UK sono circa 1.5 miliardi l’anno per i sudditi di sua maestà. C’è da ricordare che i deportati dal Regno Unito avranno possibilità di chiedere asilo e cittadinanza ma non in UK, ma nel Rwanda. Tra le persone che tentano di attraversare la manica non ci sono solo africani: pakistani, siriani, iraniani, iracheni. Molte di queste nazioni sono state interessate dalle guerre al terrorismo di cui Usa e Regno Unito si fecero portatori.
Uno degli aspetti più preoccupanti è proprio la richiesta di cittadinanza. La burocrazia rwandese non è particolarmente efficiente. È da capire come il processo di valutazione per la cittadinanza avrà luogo. Si aggiunga un problema non di poco conto. Se il profugo verrà accettato diventerà cittadino del Rwanda, diversamente sarà espulso. Essere espulsi da una nazione che ha un budget limitato per gestire i migranti lascia pensare che l’espulsione sarà, diciamo, fatta alla buona.