Esteri

Libia, Serraj chiede militari a Erdogan. Di Maio: "Rischio terrorismo"

E le truppe di Haftar: "Tripoli usa bambini soldato"

Libia: truppe Haftar, milizie Tripoli usano bambini soldato

L'Esercito nazionale libico, guidato dal generale Khalifa Haftar, accusa le milizie di Tripoli, appoggiate dal Governo di accordo nazionale di Fayez al Serraj, di "usare bambini soldato nei combattimenti per respingere l'offensiva contro Tripoli". Lo ha dichiarato il portavoce dell'Esercito, Ahmed al Mismari, in una conferenza stampa dove ha mostrato alcune foto di presunti adolescenti, alcuni di 13 anni, assoldati dalle milizie. "Ne abbiamo la certezza anche perche' purtroppo alcuni sono stati uccisi in battaglia", ha spiegato al Mismari che chiede alle organizzazioni internazionali per i diritti umani di indagare e intervenire. 

Libia: media, Serraj pronto a chiedere truppe ad Ankara

Il governo di accordo nazionale del premier libico Fayez al-Serraj e' pronto a chiedere l'intervento militare delle truppe di Ankara nella guerra civile in Libia. Lo riferisce al-Arabiya, citando fonti di Tripoli. Ankara e Tripoli hanno firmato nei giorni scorsi un memorandum sulla gestione dei confini marittimi che prevede, tra l'altro, l'intervento delle truppe turche nel caso Tripoli lo richieda. (AGI)Bia 191351 DIC 19 NNNN

Libia: Di Maio, "Impegno per soluzione insieme a Onu"

"Abbiamo bisogno delle Nazioni Unite per risolvere una crisi fondamentale che e' quella libica - ha affermato Di Maio -. Ho parlato in queste ore con il segretario generale dell'Onu, Guterres, e' chiaramente noi sosteniamo tutti gli sforzi delle Nazioni Unite affinche' in Libia si posano mettere tutti gli attori principali attorno a un tavolo, durante la conferenza di Berlino, e si possa trovare una soluzione pacifica a uno scontro, a una guerra civile che in questo momento vede una serie di interferenze esterne che ne fanno una guerra per procura". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio a margine dell'iniziativa brindisina alla quale ha partecipato anche il segretario generale delle Nazioni unite Antonio Guterres.

"E questo non vuol dire - ha proseguito Luigi Di Maio - avere solo una guerra in Libia, significa avere un rischio terrorismo a poche centinaia di chilometri dalle coste italiane. Significa avere instabilita' in buona parte del nord Africa. Significa un grande problema per il Mediterraneo che potrebbe essere una grandissima occasione di sviluppo anche per le nostre imprese, e che invece vedono un Mediterraneo sempre piu' instabile e in difficolta'. "Quindi la giornata di oggi al Centro servizi globale delle Nazioni Unite (UNGSC) di Brindisi in occasione del 25 anniversario della sua creazione - ha concluso il ministro Luigi Di Maio - e' stata un'occasione per ribadire il nostro sostegno alle Nazioni Unite e per chiedere il massimo sostegno per una risoluzione tempestiva della crisi libica".