Esteri

Meloni abbassa i toni: "No allo scontro coi magistrati". E critica La Russa

di redazione politica

La premier sulle parole del presidente del Senato: "Non sarei intervenuta. Non voglio lo scontro con la magistratura"

Meloni: “Sorpresa da Anm, nessun intento punitivo”

"Mi ha sorpreso che in queste ore alcune dichiarazioni dell'Anm si siano collegati questo obiettivi storicamente nel nostro programma sulla giustizia a uno scontro fra governo e magistratura quasi come se queste nostre posizioni avessero un sorta di intento punitivo da parte del governo alla magistratura". E assicura: “La separazione carriere non è modo per aggredire giudici”.

Giustizia, Meloni: “Abbiamo programma chiaro e lo realizzeremo”

"Ho letto cose curiose. Non c'è nessun conflitto con la magistratura, sicuramente da parte mia. Chi confida nel ritorno dello scontro tra politica e magistratura temo che rimarrà deluso". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa al termine del vertice Nato di Vilnius. "Non c'è alcuna volontà del governo di aprire un conflitto, intendiamo mantenere gli impegni presi con gli italiani, non vogliamo farlo contro i magistrati, speriamo di farlo con il contributo dei magistrati perchè penso che la stragrande maggioranza dei magistrati sia consapevole che sono necessari correttivi e vuole dare contributi e dare una mano come acccade nelle nazioni normali".

Meloni: "Mi riconosco nella nota 'fonti Chigi"

"Mi riconosco nella nota di Chigi". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa al termine del vertice Nato a Vilnius rispondendo a chi chiedeva se il premier si riconoscesse nella nota "fonti Chigi" diffusa nella scorsa settimana.

Meloni: "Mi interrogo sulle regole saltate per Santanchè-Delmastro"

"La nota Chigi non è riferibile al tema La Russa in alcuna misura, ma al combinato disposto fra l'imputazione coattiva a Delmastro, che è una cosa che guardo con stupore, di fronte una richiesta di archiviazione, una scelta lecita giuridicamente ma un fatto che non avviene quasi mai, nel momento in cui avviene nei confronti di un sottosegretario, io ne assumo la consapevolezza, esattamente come rispetto all'avviso di garanzia alla Santanché. Il fatto che si apprenda dai giornali non è nomale in uno stato di diritto. Se saltano le regole uno si deve interrogare sul perché".